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Ragione e sentimento - Sense and Sensibility

Regia:Ang Lee
Vietato:No
Video:Columbia Tristar Home Video
DVD:Columbia
Genere:Drammatico
Tipologia:Letteratura inglese - 800
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Tratto dal romanzo omonimo di Jane Austen
Sceneggiatura:Emma Thompson
Fotografia:Michael Coulter
Musiche:Patrick Doyle
Montaggio:Tim Squyres
Scenografia:Luciana Arrighi
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Emma Thompson (Elinor Dashwood), Kate Winslet (Marianne Dashwood), Hugh Grant (Edward Ferrars)
James Fleet (John Dashwood), Emilie François (Margaret Dashwood), Robert Hardyt (Sir John Middleton), Alan Rickman (Colonnello Brandon), Imogen Stubbs (Lucy Steele), Harriet Wakter (Fanny Dashwood), Greg Wise (John Willoughby)
Produzione:Lindsay Doran - Mirage
Distribuzione:Columbia TriStar
Origine:Usa
Anno:1995
Durata:

135’

Trama:

Ai primi anni dell'800, morendo, Henry Dashwood lascia tutti i suoi beni, per legge, al figlio di primo letto, John, facendogli promettere di aver cura della sua seconda moglie e delle sue tre figlie Elinor, Marianne e Margaret. Fanny Ferrars, moglie di John, non gradisce la simpatia che sorge tra il fratello Edward e le tre sorelle Dashwood, e diffida Elinor, che simpatizza particolarmente col giovane, dal nutrire vane speranze. Dopo l'offerta del cugino Sir John Middleton di ospitare le parenti a Burton Cottage nei pressi di Londra, Elinor si occupa della casa e attende invano la promessa visita di Edward; Marianne si avventura in un idillio col brillante vicino John Willoughby frustrando la discreta corte del colonnello Brandon. Ma Willoughby inspiegabilmente parte per Londra, lasciando Marianne desolata. La suocera di Sir Middleton, la pettegola Jennings, porta le tre giovani Dashwood a Londra: ad esse si unisce Lucy Steele, amica della figlia, che confida ad Elinor di essere fidanzata clandestinamente con Edward. A Londra si scopre che Willoughby, diseredato dalla zia per la sua storia con Marianne ha optato per la ricca dote di un'altra donna. Poi Brandon rivela a Elinor che il suo grande amore perduto, Eliza, ha avuto una figlia e costei è stata sedotta e abbandonata da Willoughby. Disperata, Marianne, uscita sotto la pioggia, viene soccorsa da Brandon e si mette a letto con una polmonite cui scampa a stento. Improvvisarnente compare Edward che dichiara il suo amore ad Elinor, mentre Marianne, commossa dalla dedizione e dalla discrezione di Brandon, decide di sposarlo.

Critica 1:Nell'Inghilterra del primo Ottocento, angustiate da improvvise ristrettezze economiche, le due sorelle Dashwood cercano di trovare il marito giusto. Ci riescono. Da un romanzo (1811) di Jane Austen, sceneggiato e dialogato da Emma Thompson, diretto da A. Lee (Li Ang), cinese di Taiwan trasferito a Hollywood, è il raro caso di una storia lacrimosa che si risolve in una commedia appoggiata all'ironia e all'umorismo. Tutto è molto english, ma qualcosa di orientale c'è nella sapienza con cui sono inquadrati i paesaggi, le residenze, i cieli, le piogge inglesi. Al servizio di un gruppo di personaggi dove i deboli sono gli uomini c'è un'affiatata squadra di attori inglesi. Non è esclusa dagli elogi E. Thompson che a 36 anni impersona la diciannovenne Elinor, così degna nel suo self-control.(...)
Autore critica:
Fonte criticaKataweb Cinema
Data critica:



Critica 2:Da quando è esploso negli Stati Uniti il successo di Sense and Sensibility - che esce adesso da noi come Ragione e sentimento - i giornali americani si sono lungamente interrogati sulle ragioni del fenomeno. Anche perché il revival di Jane Austen non si limita al film di Ang Lee (campione di incassi, Orso d'oro un po' contestato a Berlino, e candidato a una manciata di Oscar tra cui quello per la miglior sceneggiatura, opera di Emma Thompson). (…) E' il riposo del guerrirero del pubblico di Tarantino e di Cameron che cerca una pausa alla violenza, alle provocazioni e agli effetti speciali e scopre il piacere del racconto e dei personaggi? O è un pubblico nuovo che si sentiva trascurato e ha trovato una nicchia di cinema che gli piace? O non si tratta anche, come è stato ipotizzato da più parti, del fatto che i drammi di forma e di denaro su cui sono costruiti i romanzi della signorina di Bath - e di cui sono intessute le serissime sofferenze dei suoi personaggi - suonano più che mai veri in un'epoca e in una paese in cui le regole sociali stanno ritornando a essere molto importanti? La storia raccontata da Jane Austen in quello che fu il suo primo romanzo pubblicato nasce dal contrasto di caratteri tra le due sorelle Dashwood, Elinor e Marianne. Tranquilla, ragionevole e pronta ad adeguarsi alle ragioni dell'ordine sociale in cui vive, la maggiore, Elinor (e se la impeccabile Emma Thompson ha qualche anno in più del personaggio letterario, alla nostra mutata percezione della giovinezza la cosa non dà molto fastidio). Appassionata, estroversa, incapace di accettare le regole che la società vorrebbe imporre al suo indomito cuore la più giovane Marianne (Kate Winslet, ben cresciuta dai tempi di "creature del cielo"). Perché accade che, a causa delle perfide leggi ereditarie britanniche, le due sorelle hanno perso tutto in favore di un parente prossimo, e vivono in un modesto cottage con la madre e la sorellina, senza potersi aspettare granché dalla vita in quanto non hanno dote. Come conciliare dunque le speranze dela cuore con le regole della società? Sotto lo smalto gentilizio, le conversazioni brillanti, le buone maniere di cui è fatto il film, si intravede il profondo orrore della condizione femminile dell'Ottocento (e oltre), la ferocia dei rituali sociali, la perfidia del galateo, la fatica di adeguare, appunto, ragione e sentimento, senno e sensibilità, buon senso e passioni senza farsi stritolare dalle convenzioni, dall'orgoglio e dai pregiudizi. Se tutto il cast femminile è perfetto, qualche goffaggine la si può vedere nella superstar Hugh Grant, che nei panni dell'oggetto dell'amore di Elinor non è esattamente disinvolto e naturale. Ma il taiwanese Ang Lee, sensibile come ha dimostrato di essere al contrasto tra sentimenti e tradizione (cos'altro è il tema di Banchetto di nozze o di Mangiare bere uomo donna?), si tuffa nel paesaggio fisico e umano dell'Inghilterra del primo Ottocento con molto humor, con sorprendente mimetismo, e con un bel senso degli ambienti, dei rituali, dei rapporti sociali. Il risultato è un film molto godibile, che parla con leggerezza di cose serie. La sua aria convenzionale, "femminile", a modo, è solo un travestimento romanzesco di una realtà neanche troppo lontana: vogliamo aprire un confronto sulla condizione matrimoniale delle donne nel Terzo Mondo?
Autore critica:Irene Bignardi
Fonte critica:la Repubblica
Data critica:



Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:Ragione e sentimento
Autore libro:Austen Jane

A cura di: Redazione Internet
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