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Vacanze di Monsieur Hulot (Le) - Vacances de M. Hulot (Les)

Regia:Jacques Tati
Vietato:No
Video:San Paolo Audiovisivi
DVD:
Genere:Commedia
Tipologia:Storia del cinema
Eta' consigliata:Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori
Soggetto:
Sceneggiatura:Jacques Lagrange, Henri Marquet, Jacques Tati
Fotografia:Jacques Mercanton, Jean Mousselle
Musiche:Alain Romans
Montaggio:Suzanne Baron, Charles Bretoneiche, Jacques Grassi
Scenografia:Henri Schmitt
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Valentine Camax (Signora inglese), Andre' Dobois (il comandante), Nathalie Pascaud (Martine), Louis Perrault (M. Fred), Lucien Regis (albergatore), Michele Rolla (la Zia), Jacques Tati (M. Hulot)
Produzione:Cady Film Discina - Fred Orain
Distribuzione:Cineteca di Bologna - Cineteca dell’Aquila - Collettivo dell’Immagine - Zari
Origine:Francia
Anno:1953
Durata:

96’

Trama:

Disdegnando la folla, che si pigia nei treni, il sig. Hulot parte per le vacanze a bordo della sua vecchia auto scoppiettante. Insensibile ai commenti ironici che provoca il suo passaggio egli giunge così al modesto alberghetto sul mare, mèta del suo viaggio. Si tratta della classica pensione familiare, i cui clienti s'incontrano ogni giorno alle stesse ore. C'è la bionda fanciulla che fa strage di cuori maschili, l'uomo d'affari che non riesce a staccarsi dal telefono, il comandante coi suoi atteggiamenti marziali, i bimbi coi loro giochi. In mezzo a questa gente pacifica, il sig. Hulot con le brillanti iniziative che gli detta il suo spirito amabile, porta lo scompiglio. Egli organizza successivamente una passeggiata sui muli, un ballo in costume, un pic-nic; ma purtroppo queste imprese provocano spesso degli incidenti spiacevoli. Malgrado questo, l'ultima sera i villeggianti vogliono festeggiare il signor Hulot con fuochi d'artificio; ma anche questa volta la goffaggine del festeggiato cagiona un disastro. Partito il sig. Hulot, la maggior parte dei suoi compagni di pensione deve tuttavia riconoscere di aver trascorso, per suo merito, un periodo di vacanze meno monotono e più gradevole del solito.

Critica 1:Monsieur Hulot va in vacanza su una spiaggia della Bretagna in una pensioncina familiare e gli capitano tante piccole disavventure. Finiscono le ferie, rimane la malinconia. È per molti il capolavoro di Tati di cui è il Secondo lungometraggio. La sua comicità di osservazione (Hulot è un testimone più che un protagonista) trova qui, attraverso una serie di gag irresistibili, il culmine poetico in un bianconero sonoro e non parlato.
Autore critica:
Fonte criticaKataweb Cinema
Data critica:



Critica 2:E' un film delicato, dai toni garbati, di sguardi pieni di serenità e un pizzico di malinconia da sabato del villaggio allorché la vacanza è terminata. E’ fatto di suoni, rumori e gesti che sono il segno con cui la trama viene narrata. Hulot, nel rito delle ferie e della spiaggia, è figura poetica, anarchica, ribelle nei confronti di riti collettivi e cose. Sconvolge ritmi, tempi, consuetudini, facendo riscoprire luoghi ed umanità: la poesia vera di chi sa fischiettare per la via. Diceva Tati: "Confusione è la parola della nostra epoca. Si va troppo in fretta. Ci dicono tutto quello che dobbiamo fare. Organizzano le nostre vacanze. La gente è triste. Nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio. Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima".
E' il secondo film di Tati. Monsieur Hulot parte per le sue vacanze. Lo attende una pensione in un villaggio sul mare della Bretagna.
Non c'è una trama vera e propria. Il film si svolge tra piccole gags e l'alternarsi dei personaggi che popolano spiaggia e pensione: francesi, americani, giovani, anziani, bambini e camerieri. Hulot con pipa, impermeabile e la mimica, un po' goffa, borbotta in un linguaggio buffo. (Tati inventore del Gramelot) Arriva con il suo macinino scoppiettante al villaggio. Alcune gags: un frustino nella sua mano diventa una spada, mentre cambia la ruota di scorta, le signore sedute, si alzano in corrispondenza del movimento del crick, la camera d'aria della ruota, piena di foglie, diventa corona da morto ad un funerale, in barca, la barca si spezza in due, “divorando” Hulot, la partita di tennis, le correnti d'aria in albergo, il giradischi. Le giornate vengono scandite dalla mattina alla sera dal ciclico ripetersi di situazioni .. la campana del gelataio .. l'altoparlante della spiaggia. La mimica trae la sua origine dai grandi del passato Buster Keaton e Charlie Chaplin ed è fonte d’ispirazione dei futuri Peter Sellers e Mr.Bean (per quest'ultimo anche nell'idioma buffo).
Autore critica:
Fonte critica:it.wikipedia.org
Data critica:



Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
Autore libro:

A cura di: Redazione Internet
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