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Sul Mare - Sul Mare

Regia:Alessandro D'Alatri
Vietato:No
Video:
DVD:No
Genere:Commedia
Tipologia:Letteratura italiana - 900, Amore giovanile
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Anna Pavignano (dal romanzo “In bilico sul mare”), Alessandro D'Alatri
Sceneggiatura:Anna Pavignano (dal romanzo “In bilico sul mare”), Alessandro D'Alatri
Fotografia:Alessio Gelsini Torresi
Musiche:Freaks-il brano 'La Verité' è cantato da Caroline Cohen
Montaggio:Osvaldo Bargero
Scenografia:Monica Vittucci
Costumi:Gemma Mascagni
Effetti:
Interpreti:Dario Castiglio (Salvatore), Martina Codecasa (Martina), Nunzia Schiano (Madre di Salvatore), Vincenzo Merolla (padre di Salvatore), Raffaele Vassallo (Capadiciuccio), Kevin Notsa Mao (Atangana), Salvio Semoli (Vincenzo), Barbara Stellato (Maura), Adriana Marega (Silvana)
Produzione:Alessio Gramazio e Paolo Calabresi Marconi per Buddy Gang-Warner Bros. Entertainment Italia
Distribuzione:Warner Bros. Italia
Origine:Italia
Anno:2010
Durata:

100’

Trama:

Tratto dal romanzo di Anna Pavignano "In bilico sul mare", racconta l'amore giovanile di Salvatore e Martina. Salvatore ama il mare, ha quasi vent'anni e una barca con cui porta la gente a visitare la sua isola, Ventotene. Ha una vita leggera, scanzonata, libera. D'inverno però, quando non ci sono più i turisti, deve andare a lavorare come muratore nei cantieri sulla terraferma. Così, come dice lui stesso, si ritrova a condurre una vita come i "materassi": con un lato estivo e uno invernale. Un giorno conosce Martina, una turista di Genova venuta sull'isola per fare immersioni. I due si innamorano e vivono una struggente storia d'amore; la passione di Salvatore per la ragazza è totale e profonda, diventa tutta la sua vita, il centro di ogni suo pensiero.
L'amore fa nascere nel giovane la voglia di dare nuove prospettive alla propria vita. Pieno di progetti di vita e d'amore, Salvatore vive un breve momento di pienezza e di felicità totale fino a quando Martina si rende irreperibile...

Critica 1:Interamente prodotto a basso costo dalla Buddy Gang dello stesso Alessandro D'Alatri utilizzando attori poco conosciuti, Sul mare, come spiega lo stesso regista, "narra del senso di inadeguatezza che sento in giro e che corrode i rapporti. Il divario tra ricchi e poveri sta nuovamente aumentando. Stanno nascendo pian piano nuove caste, le distanze tra le persone aumentano e l'impossibilità di una storia d'amore tra due ragazzi che appartengono a ceti differenti è quasi scontata". Arrivato al suo settimo film, autoprodotto e a basso budget, 700mila euro, troupe ridotta all’osso, attori sconosciuti e riprese in digitale, D’Alatri è entusiasta di questa sua scelta: “La vera forza del basso costo è la libertà espressiva. Qui in Italia facciamo un cinema spesso faraonico nell’impianto e deludente nei risultati. Avevo voglia di giocare, di sentirmi leggero, libero da troupe affollate e tegole sindacali, all’insegna di una flessibilità creativa. Con Sul mare cambio musica, voglio tirarmi completamente fuori dal ricatto di quei dieci nomi famosi che alzano i costi in modo immorale e rendono il nostro cinema sempre uguale a se stesso."
Autore critica:
Fonte criticaprimissima.it
Data critica:



Critica 2:Se guardo indietro, mi rendo conto che quest’avventura è stata la più rapida della mia carriera: un anno fa non avevo ancora iniziato la sceneggiatura… Ma è stata anche la più intensa. Era da parecchio tempo che maturavo il desiderio di realizzare un film come questo. Sia per i suoi valori artistici che per la sua metodologia produttiva. Tutto è cominciato dalla lettura del romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare, ed. E/O) quando mi sono reso conto che la storia offriva la possibilità di raccontare con spirito libero comportamenti e fragilità delle nuove generazioni dell’Italia contemporanea. Un film non solo per i giovani, ma soprattutto sui giovani. I protagonisti, due ventenni, imponevano una ricerca nel vasto territorio dei nuovi talenti (il nostro mercato non offriva “nomi” da “cartellone” di quella generazione) e questo mi obbligava a ripercorrere quelle straordinarie emozioni che provo ogni qualvolta vedo film di nazionalità lontane e non posseggo informazioni sul cast. Un elemento che puntualmente mi conduce in quella magica dimensione che annulla del tutto i confini tra realtà e finzione. Aggiungo che la storia, ambientata per lo più sull’isola di Ventotene, invitava ad una riflessione sull’impianto produttivo. Da molto tempo maturavo l’interesse per le nuove tecnologie digitali e questa mi sembrava l’occasione giusta per sperimentarle. Tutto questo ha fatto in modo che, a partire dai due giovani interpreti Dario Castiglio e Martina Codecasa fino a tutti i preziosi collaboratori, si venisse a creare come un vortice d’entusiasmo che ha reso possibile tutto ciò che in teoria appariva molto complesso. Una magnifica avventura. Resa possibile soprattutto dal coraggio e la passione che ho trovato in una realtà importante come la Warner. Lo dico con sincerità. È grazie a tutto questo che Sul mare è un film cui voglio particolarmente bene e cui auguro tutta la fortuna possibile.
Autore critica:
Fonte critica:(Alessandro D’Alatri, dal sito del film)
Data critica:



Critica 3:Se Dario e Martina sono stati i protagonisti umani del film, l’isola di Ventotene ne è stata la protagonista fisica. Ci ha accolto insieme alla sua popolazione meravigliosa, come si accoglie un vecchio amico. Noi siamo arrivati in punta di piedi, il nostro materiale tecnico non era caricato su camion, era tutto dentro due furgoncini Piaggio Porter elettrici. Non avevamo cinemobili o gruppi elettrogeni da accendere, la nostra energia era il sole e poche batterie caricate con energia elettrica, una produzione a impatto zero che è stato il nostro segno di rispetto per un’isola pura e non contaminata da realtà industriali. Questo, insieme al rispetto per gli usi e costumi di Ventotene e forse anche il fatto di raccontarne ogni suo angolo all’interno del film, ha fatto sì che la Buddy Gang venisse accolta dai Ventotenesi con calore e amicizia e molti di loro sono stati per noi dei compagni di viaggio unici che hanno portato un altro valore aggiunto al risultato finale.
Autore critica:
Fonte critica:(da un’intervista al produttore Alesso Gramazio)
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
Autore libro:

A cura di: Redazione Internet
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