RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
Catalogo film per le scuole; ; Catalogo film per le scuole; ; ;
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 


Viaggio di Fanny (Il) - Voyage de Fanny (Le)

Regia:Lola Doillon
Vietato:No
Video:
DVD:CG Entertainment
Genere:Drammatico
Tipologia:Diritti umani - Esclusione sociale, Diventare grandi, La memoria del XX secolo, Razzismo e antirazzismo
Eta' consigliata:Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori
Soggetto:dal libro "Le journal de Fanny" di Fanny Ben-Ami
Sceneggiatura:Anne Peyrègne, Lola Doillon
Fotografia:Pierre Cottereau
Musiche:Sylvain Favre-Bulle, Gisèle Gérard-Tolini
Montaggio:Valérie Deseine
Scenografia:Pierre-François Limbosch
Costumi:Isabelle Pannetier
Effetti:
Interpreti:Léonie Souchaud (Fanny), Fantine Harduin (Erika), Juliane Lepoureau (Georgette), Ryan Brodie (Victor), Anaïs Meiringer (Diane), Lou Lambrecht (Rachel), Igor van Dessel (Maurice), Malonn Lévana (Marie), Lucien Khoury (Jacques), Cécile de France (Madame Forman), Stéphane de Groodt (Jean), Victor Meutelet (Elie), Eléa Körner (Helga), Alice d'Hauwe (Ethel), Pascaline Crevecoeur (madre di Fanny), Julien Vargas (padre di Fanny), Jérémie Petrus (Julien), Pierre Wallon (direttore), Bruno Mullenaerts (capo della Polizia)
Produzione:Origami Films-Bee Films-Davis Films-Scope Pictures-France 2 Cinéma-Rhône-Alpes Cinéma-Ce Qui Me Meut
Distribuzione:Lucky Red
Origine:Belgio-Francia
Anno:2015
Durata:

94'

Trama:

Ispirato alla storia vera di Fanny Ben-Ami che a 13 anni, insieme alle sue sorelle, viene lasciata dai genitori in una delle colonie francesi destinate a proteggere i minori dai rischi della Seconda Guerra Mondiale. Lì, le bambine conoscono altri coetanei con cui sono costrette alla fuga, quando si intensificano e inaspriscono i rastrellamenti da parte dei nazisti. Questi bambini dovranno fare appello a tutta la loro forza interiore e al loro coraggio per affrontare pericoli e peripezie nel tentativo di raggiungere il confine svizzero e salvarsi. Dovranno fare i conti con la fame, con il freddo, con l'odio dei nemici, ma incontreranno talvolta persone disposte a proteggerli anche a rischio della propria vita. Anche nelle difficoltà più ardue e nella paura riusciranno però a conservare il loro essere bambini, imparando a essere indipendenti e scoprendo il valore della solidarietà e dell'amicizia.

Critica 1:La Shoah a misura di bambino. La storia vera e toccante di Fanny Ben Ami, la tredicenne che guidò un gruppo di piccoli ebrei in fuga nella Francia occupata dai nazisti, è diventata un film: Il viaggio di Fanny, diretto da Lola Doillon, protagonisti l'adolescente Léonie Souchaud e un manipolo di coetanei (del cast fa parte anche Cécile de France). Sarà distribuito da Lucky Red come evento speciale il 26 e 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria.
«Dopo aver diretto Et toi, t'es sur qui?, una storia di adolescenti alle prese con le prime esperienze sentimentali, avevo voglia di girare un film che parlasse di giovanissimi nell'ambito di un grande fatto storico», racconta al Rendez-vous Unifrance la regista, 42 anni, figlia del maestro Jacques Doillon, «così, quando i produttori mi hanno fatto leggere l'autobiografia di Fanny Ben Ami sono rimasta folgorata: era proprio la storia che cercavo su un gruppo di ragazzini costretti a crescere velocemente».
Lola parte immediatamente per Tel Aviv, dove vive attualmente l'autrice. «Mi sono fatta raccontare nei dettagli la sua straordinaria vicenda, i suoi ricordi e le sue emozioni. Ma il libro e gli altri materiali mi sono serviti solo come spunto, sia chiaro: il film non è la trasposizione fedele dell'autobiografia ma si avvale di qualche invenzione, che la signora Ben Ami ha autorizzato».
Il viaggio verso la salvezza di Fanny, delle sue sorelle e dei loro piccoli amici comincia quando in Francia le persecuzioni anti-ebraiche s'intensificano. I bambini sono stati messi al riparo dai genitori in una colonia ma, guidati dall'impavida ragazzina, decidono raggiungere il confine svizzero per salvarsi. Nel corso della rocambolesca fuga, dovranno fare i conti con il freddo, la fame, la paura, l'odio dei nemici e ogni sorta di difficoltà. Ma incontreranno tante persone disposte ad aiutarli, mettendo a rischio la propria vita. E impareranno che la solidarietà, il coraggio, l'amicizia sono sentimenti più forti dell'odio e della barbarie.
«Ho parlato della guerra e delle deportazioni senza mostrarle direttamente: volevo adottare il punto di vista dei miei piccoli protagonisti. Mi è sembrato il modo migliore per parlare di questi argomenti ai giovanissimi, infatti il film è destinato a loro e alle famiglie», prosegue Lola Doillon. «Ma non sono ebrea e prima ancora di imbarcarmi in questa avventura mi sono chiesta se avessi il diritto di parlare di fatti che non mi hanno riguardato direttamente. E mi sono risposta di sì, quel diritto ce l'avevo, anzi avevo il dovere di porta-re i fatti sullo schermo perché sono francese e la vicenda di Fanny si è svolta nel mio Paese».
Lola è convinta che la memoria vada costantemente alimentata. «Non si parla mai abbastanza dell'Olocausto e mentre gli ultimi testimoni invecchiano o muoiono un po' alla volta», spiega, «molti giovanissimi sanno poco di quel periodo della storia. Sul set, i miei piccoli interpreti continuavano a farmi domande, hanno voluto leggere libri e visitare il Museo della Shoah per saperne di più».
Gran parte della riuscita del film poggiava sulla scelta dei protagonisti. «Ho visto circa mille bambini tra Francia e Belgio», racconta la regista. «Quando mi sono imbattuta in Léonie, ho visto subito la Fanny che cercavo: intelligente, matura, testarda, aveva le stesse doti che permisero alla vera protagonista di portare a termine la sua spericolata missione. Sul set si è subito creata una miracolosa alchimia tra tutti i bambini, è scattata la solidarietà che li ha portati ad aiutarsi a vicenda».
Il film è stato comprato in tutto il mondo, ma a Lola interessa soprattutto che venga mostrato nelle scuole. In Israele, per cominciare, sarà la stessa Fanny Ben Ami ad accompagnarlo.
Autore critica:Gloria Satta
Fonte criticaIl Messaggero
Data critica:

16/1/2017

Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
Autore libro:

Progetto editoriale a cura di:; Progetto editoriale a cura di:; Progetto editoriale a cura di:; Progetto editoriale a cura di:; Progetto editoriale a cura di:; Progetto editoriale a cura di: Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet Contenuti a cura di:; Contenuti a cura di:; Contenuti a cura di:; Contenuti a cura di:; Contenuti a cura di:; Contenuti a cura di: Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 08/25/2017
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale