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Romanzo di una strage -

Regia:Marco Tullio Giordana
Vietato:No
Video:
DVD:Non ancora uscito in DVD
Genere:Drammatico
Tipologia:Conflitti sociali, I giovani e la politica, La memoria del XX secolo, La storia
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:MarcoTullio Giordana, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Sceneggiatura:Marco Tullio Giordana, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Fotografia:Roberto Forza
Musiche:Franco Piersanti
Montaggio:Francesca Calvelli
Scenografia:Giancarlo Basili
Costumi:Francesca Sartori
Effetti:Stefano Marinoni, Paola Trisoglio
Interpreti:Pierfrancesco Favino (Giuseppe Pinelli), Valerio Mastandrea (Luigi Calabresi), Michela Cescon (Licia Pinelli), Laura Chiatti (Gemma Calabresi), Fabrizio Gifuni (Aldo Moro), Luigi Lo Cascio (Giudice Ugo Paolillo), Giorgio Colangeli (Federico Umberto D'Amato), Omero Antonutti (Presidente Giuseppe Saragat), Thomas Trabacchi (Marco Nozza), Giorgio Tirabassi (Il Professore), Fausto Russo Alesi (Guido Giannettini), Denis Fasolo (Giovanni Ventura), Giorgio Marchesi (Franco Freda), Andreapietro Anselmi (Guido Lorenzon), Sergio Solli (Questore Marcello Guida), Stefano Scandaletti (Pietro Valpreda), Giacinto Ferro (Antonino Allegra), Giulia Lazzarini (madre di Pinelli), Benedetta Buccellato (Camilla Cederna), Alessio Vitale (Pasquale Valitutti), Bruno Torrisi (Colonnello Carabinieri Pio Alferano), Francesco Salvi (Cornelio Rolandi), Diego Ribon (Giudice Giancarlo Stiz), Marco Zannoni (Junio Valerio Borghese), Fabrizio Parenti (Giangiacomo Feltrinelli), Edoardo Natoli (Mario Merlino), Francesco Sciacca (Nino Sottosanti), Marcello Prayer (Stefano Delle Chiaie), Gianluigi Fogacci (Corrado Stajano), Irmo Bogino (Giampaolo Pansa), Alessandro Bressanello (On. Mariano Rumor), Luca Zingaretti (medico tribunale)
Produzione:Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini per Cattleya in collaborazione con Rai Cinema, Babe Films
Distribuzione:01 Distribution
Origine:Italia - Francia
Anno:2011
Durata:

129'

Trama:

Basato su una minuziosa ricostruzione dei fatti, il film narra il contesto e le conseguenze della bomba esplosa alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre 1969, che causò 17 vittime e un'ottantina di feriti, inaugurando la cosiddetta "strategia delle tensione". La bomba, considerata inizialmente di matrice anarchica, finì invece per rivelarsi, tra mille ostacoli e depistaggi, di matrice neofascista. Figure centrali del racconto sono quelle dell'anarchico Giuseppe Pinelli, che precipitò dal quarto piano della questura di Milano in circostanze mai veramente chiarite, e del commissario della Squadra politica Luigi Calabresi, al quale fu addebitata la responsabilità morale del terribile episodio. Luigi Calabresi proseguì per proprio conto le indagini sulla bomba di piazza Fontana finché non venne assassinato nel 1972.

Critica 1:«Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. lo so. Ma non ho le prove». Marco Tullio Giordana riparte da Pasolini, e l'articolo del '74 'Cos'è questo golpe? Il romanzo delle stragi' diventa un film, 'Romanzo di una strage'. Sempre 'Romanzo criminale' è, eppure tra il Calabresi di Mastandrea, il Pinelli di Favino, l'Aldo Moro di Gifuni e i rispettivi storici non c'è quella distanza fascinosa ma fuorviante tra il Freddo, il Libano, il Dandi e la vera Banda della Magliana. La strage di Piazza Fontana, le diversioni e le eversioni conseguenti, le morti eccellenti di Pinelli, Feltrinelli e Calabresi tornano sullo schermo per ricordarci che giustizia non è fatta: «Io so», ripete Giordana, ma nemmeno lui ha le prove. Allora, cinema civile, senza il graffio di Petri, ma con il mood scolastico per l'auspicabile visione nelle scuole: qualche gradino più su della fiction tv, qualcuno più giù del 'Carlos' (lo Sciacallo) di Assayas, l'enfasi, i dialettismi e gli attori no (Laura Chiatti) ci sono, ma si può pretendere da un film quello che le aule giudiziarie non hanno saputo, potuto e voluto? D'appendice è la Giustizia, non questo Romanzo.
Autore critica:Federico Pontiggia
Fonte criticaIl Fatto Quotidiano
Data critica:

29/3/2012

Critica 2:La strategia della tensione spie­gata a chi non c'era oppure non sa, non ricorda, non seguiva. La madre di tutti i complotti squadernata in bell'ordine, con tutti i suoi interrogativi ancora aperti, a coprire un vuoto – di memoria, di coscienza, di elaborazione storica – che non è l'ultimo fra i tanti mali cronici del nostro paese. La strage di piazza Fontana come un contenitore di trame e sottotrame così vertiginosamente in­trecciate che gli autori per una voltasi sono ado­perati non tanto a inventare, coprire falle, rendere viva e concreta quella stagione, quanto a sfoltire, armonizzare, semplificare senza tradire la massa immensa di fatti e di possibili collegamenti in cui è immersa questa vicenda ancora aperta.
Non è difficile immaginare, uscendo da Romanzo di una strage, una forma diversa per un film con questo titolo.
Marco Tullio Giordana e i suoi cosceneggiatori, Stefano Rulli e Sandro Petraglia, avreb­
bero potuto rendere tutto mille volte più spettacolare. Come in Romanzo crimi­nale, poniamo, o nel Jfk di Stone. Invece hanno scelto di cavalcare – molto oppor­tunamente –uno stile antinaturalistico, quasi straniato, che raffredda l'incandescente materia umana per far affiorare la trama storico-politica. Uno sti­le quasi da film in costume che concentra l'umanità dei perso­naggi in pochi tratti precisi – trucco, accenti, posture – con segno sempre lievemente esasperato. Che oltre a intonarsi ai dialoghi, così densi di informazioni, crea la giusta distanza fra lo spettatore e questa storia, così vicina e così lontana. A volte magari esagerando un po', qua e là l'Italia anni 60 diventa una specie di Ottocento russo. Ma per il resto, anche grazie a un cast quasi tutto al diapason, Romanzo di una strage riesce ad abbracciare le forze in campo, e le loro diverse logiche, con forza e chiarezza davvero esemplari. (...)
Autore critica:Fabio Ferzetti
Fonte critica:Il Messaggero
Data critica:

27/3/2012

Critica 3:
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Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
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