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Abel-Il figlio del vento - Brothers of The Wind

Regia:Gerardo Olivares; Otmar Penker
Vietato:No
Video:
DVD:Universal Pictures
Genere:Drammatico
Tipologia:Amicizia, Diventare grandi, Natura e ambiente
Eta' consigliata:Scuole elementari; Scuole medie inferiori
Soggetto:Otmar Penker, Gerald Salmina
Sceneggiatura:Joanne Reay
Fotografia:Óscar Durán, Otmar Penker
Musiche:Sarah Class
Montaggio:Karin Hartusch
Scenografia:Thomas Vögel
Costumi:Brigitta Fink
Effetti:Rüdiger Schnur
Interpreti:Jean Reno (Danzer), Manuel Camacho (Lukas), Tobias Moretti (Keller9, Eva Kuen (Maria)
Produzione:TERRA MATER FACTUAL STUDIOS
Distribuzione:ADLER ENTERTAINMENT
Origine:Austria
Anno:2015
Durata:

98'

Trama:

L'aquilotto più forte è destinato a scacciare dal nido il fratello più debole: questo è solitamente ciò che accade quando due piccoli di aquila si trovano a condividere lo stesso nido. Spesso accade anche tra gli uomini che, a ferirli, siano proprio le persone più vicine. Lukas, infatti, soffre a causa della freddezza che il padre mostra nei suoi confronti successivamente alla dolorosa perdita della moglie, morta nel tentativo di salvare il piccolo Lukas da un incendio. Il bambino porta sulle sue giovani spalle il peso della morte della madre. La storia della nostra aquila ha inizio nel nido in cui è nata. L'aquilotto primogenito scaccia il fratello più debole dal nido condannandolo a morte certa una volta caduto nel bosco. Ma il destino dà una mano al piccolo rapace: Lukas trova l'aquilotto, lo chiama Abel e decide di prendersene cura in segreto, offrendogli tutto l'amore e la compagnia che gli sono invece negati a casa. Sarà pronto Lukas, quando arriverà il tempo di restituire Abel alla natura selvaggia dalla quale proviene, a cominciare una nuova vita?

Critica 1:La felicità di una famiglia di aquile è totale quando il loro piccolo, dopo aver lottato con tutte le sue forze, riesce a uscire dall’uovo. Mamma aquila accoglie il piccolo con calore, ma il fratello primogenito vede il nuovo nato come un avversario. I genitori vanno a procacciare del cibo per tutta la famiglia ma, nonostante le aquile siano i maggiori predatori del cielo, devono fare attenzione a un grande pericolo: l’uomo. Dopo la morte del rapace capofamiglia, a seguito di una battaglia per il controllo del territorio con un altro esemplare maschio, i due aquilotti si trovano a lottare tra di loro per il cibo e per la loro sopravvivenza. La legge della natura vuole che sia il più forte a sopravvivere e ad avere la meglio sul più debole. Così, mentre la madre è a caccia, l’aquilotto primogenito spinge il secondo nato fuori dal nido. L’aquilotto precipita giù dal nido e si trova a passare una notte da incubo circondato dalle creature sconosciute che abitano il bosco. Grazie all’innato istinto di sopravvivenza e alla sua tenacia, l’aquilotto riesce a superare la notte e l’indomani viene ritrovato dal dodicenne Lukas. Il ragazzino prende a cuore il piccolo aquilotto tanto che, vedendolo debole e bisognoso di cure, decide di portarlo via e prendersi cura di lui. Lukas non può portare a casa l’aquilotto - dato che suo padre è un cacciatore – e decide quindi di sistemare l’aquilotto in un rifugio segreto, una casetta situata in cima alla collina e rimasta disabitata in seguito a un incendio. È in questo luogo che Lukas protegge dai pericoli l’aquilotto e se ne prende amorevolmente cura. Decide di chiamarlo Abel: in breve tempo tra i due si instaura un profondo rapporto di amicizia. Lukas realizza fin dal primo giorno che non sarà facile proteggere Abel e che, prima di riportarlo nel luogo da cui proviene, dovrà insegnargli – con l’aiuto del guardaboschi Danzer – a procurarsi del cibo e a volare. Il bambino inizia allora a sfamare l’aquilotto e a mostrargli le varie tecniche per incoraggiarlo a spiccare il volo e andare alla scoperta del mondo. Dopo alcuni tentativi, l’aquilotto dispiega le ali e finalmente spicca il volo per la prima volta.
Lukas nel frattempo continua a vivere con il padre in una piccola casa isolata in mezzo alle montagne. Da quando è venuta a mancare la madre, il bambino vive un rapporto molto difficile con lui, il quale a stento gli rivolge la parola. L’unico ricordo che Lukas ha della madre è rappresentato da un braccialetto che il bambino custodisce gelosamente e porta sempre con sé. A causa dell’atteggiamento distaccato che il padre mostra nei suoi confronti, Lukas preferisce passare il proprio tempo con il piccolo rapace e con il guardaboschi Danzer, il quale è consapevole dell’infelice vita famigliare di Lukas e decide, per questo, di non rivelare il segreto del piccolo al padre. Per Lukas arriva il tempo di riportare Abel nella natura da cui proviene e di lasciarlo libero, anche per evitare che il padre possa scoprirlo e ucciderlo. Sarà molto delicato e difficile per il bambino il distacco da una creatura che ha tanto amato.
Successivamente, assistiamo alle avventure di Abel mentre cerca di sopravvivere al duro inverno delle Alpi, ancora più difficile viste le sue lacune in fatto di caccia. Un bel giorno Abel, quasi per caso, ritorna nel luogo in cui è nato e incontra il fratello. Si ripropone così la lotta per la supremazia tra i due, ma questa volta è Abel a uscirne vincitore e gli viene concesso di restare al nido. Nel mentre, nella casa utilizzata come rifugio, irrompe furioso Keller, il papà di Lukas, e scopre che il figlio continua di nascosto a frequentare quel luogo. Quello, scopriamo essere la dimora in cui Lukas abitava da piccolo con la famiglia prima del tragico incendioche portò via la madre di Lukas. Nella mente di Keller riaffiorano prepotenti i ricordi della moglie: non riesce a trattenersi dall’accusare Lukas di essere stato la causa della morte della donna che se non fosse rientrata nella casa avvolta dalle fiamme per salvare il piccolo Lukas, sarebbe ancora viva.
Lukas scappa a rifugiarsi tra le montagne, ma nel mentre incombe una tempesta…
Autore critica:agiscuola.it
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Critica 2:
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Critica 3:
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Libro da cui e' stato tratto il film
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