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Ottobre - Oktyabr

Regia:Grigori Aleksandrov; Sergej Michailovic Ejzenštejn
Vietato:No
Video:Skema - General Video - Mfd Home Video - San Paolo Audiovisivi - Cecchi Gori Home Video
DVD:
Genere:Storico
Tipologia:Storia del cinema
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Da "I dieci giorni che sconvolsero il mondo" di John Reed
Sceneggiatura:Grigori Aleksandrov, Sergej Michailovic Ejzenštejn
Fotografia:Vladimir Nilsen, Vladimir PopovIi, Eduard Tisse'
Musiche:Edmund Meisel
Montaggio:Sergej Michailovic Ejzenštejn
Scenografia:Vasili Kovrigin
Costumi:
Effetti:
Interpreti: Vasili Nikandrov Lenin, Boris Livanov Ministro Teresenko, Vladimir Popov Kerenskij, Eduard Tisse' Soldato tedesco, Podvoisky Capo rivoluzionario
Produzione:Sovkino
Distribuzione:Cineteca Nazionale - Collettivo dell’Immagine
Origine:Urss
Anno:1928
Durata:

102'

Trama:

Dopo la caduta dello Zar sotto il peso della rivoluzione, si instaura in Russia il governo provvisorio sotto la presidenza di Kerensky. Uomo ambizioso ma debole e inetto, questi non riesce a risolvere la disastrosa crisi economica in cui si dibatte il paese. Lenin, tornato dall'esilio, incita i bolscevichi ad abbattere il governo, ma questi, con un atto di forza, riesce ad avere la meglio sui rivoluzionari condannando ai lavori forzati intere brigate dell'esercito e costringendo Lenin a nascondersi. Ma la ribellione di un alto ufficiale che, con un esercito minaccia una nuova rivoluzione, costringe Kerensky a chiedere aiuto ai suoi ex nemici. Allontanato questo pericolo pero' se ne affaccia un altro: i bolscevichi, ormai liberi, hanno indetto il loro congresso per decidere quale delle due fazioni, menscevichi e bolscevichi, debba prevalere e guidare la politica dei rivoluzionari. Vincono i bolscevichi che inviano un ultimatum al governo provvisorio barricatosi nel Palazzo d'inverno a Leningrado. Dopo una breve resistenza, il governo cade e si instaura la nuova repubblica bolscevica.

Critica 1:San Pietroburgo 1917. In seguito alla rivolta di febbraio giunge al potere Kerenskij. Capeggiati da Lenin, tornato dall'esilio, i bolscevichi prevalgono sui menscevichi nel congresso dei Soviet e organizzano l'insurrezione dell'ottobre: assaltano e occupano il Palazzo d'Inverno. Uno dei 4 film allestiti in URSS per la celebrazione del 1° decennale della rivoluzione. Gli altri 3 furono pronti per le celebrazioni, quello di Eisenstein fu proiettato nel marzo 1928 dopo abbondanti tagli sia per l'eccessiva lunghezza (quasi 3 ore divise in 2 parti) sia per eliminare le scene con Trotskij, in quei mesi caduto in disgrazia. Film sconcertante e quasi esoterico, geniale e squilibrato, frammentario e potente, ricco di suggestioni e invenzioni, Oktiabr' è una pietra miliare del cinema sperimentale, l'opera di un socialista libertario senza dubbi che non permise nemmeno a Lenin di assumere la parte del protagonista, e di un artista che reagisce con l'esasperazione delle forme al disagio di fronte a un'occasione celebrativa e a un tema dai passaggi obbligati. Girato con soldati dell'armata e della flotta rossa, operai e cittadini di Leningrado.
Autore critica:
Fonte criticaIl Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Data critica:



Critica 2:Agli inizi del 1927 la cinematografia sovietica si indirizza verso la produzione di una serie di film che celebrino il X anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. Pudovkin inizia le riprese di La fine di San Pietroburgo, Boris Barnet di Mosca nell'Ottobre, la documentarista Esfir' Sub il montaggio su materiali d'archivio di La grande strada. La casa cinematografica Sovkino, in concorrenza con la Mezrabpom produttrice del film di Pudovkin, affida ad Ejzenštejn la realizzazione di un'opera sulla presa dei Palazzo d'Inverno. Ejzenštejn e i suoi collaboratori Grigorij Aleksandrov ed Eduard Tissé concepiscono il nuovo lavoro in due parti distinte: Prima dell'Ottobre e Ottobre. Infatti solo sviluppando la narrazione sui due momenti decisivi per la vittoria della rivoluzione - gli antefatti, la strategia e la tattica adottata, e gli effetti - si poteva giungere ad una sua completa comprensione. Ejzenštejn aveva nel frattempo maturato differenti e più avanzate posizioni teoriche nel lavoro preparatorio ad un film peraltro mai realizzato, sul Capitale di Marx, lavoro cui attendeva costantemente e nelle pause lasciategli dall'elaborazione della sceneggiatura di un film sul problema contadino (La linea generale). È così che il regista arriva a teorizzare il superamento della sfera delle emozioni e dei sentimenti, il pathos espresso ne La corazzata Potëmkin, per introdurvi altri elementi di carattere più propriamente ideologico, politico, filosofico: "Il dualismo tra la sfera del sentimento e quella della ragione deve essere annullato dalla nuova arte. Bisogna restituire alla scienza la sua sensibilità". Nasce così la teoria del "montaggio intellettuale" che trova appunto in Ottobre la sua prima applicazione. Questo tipo di riflessione se da una parte conduce Ejzenštejn ad una più scientificamente rigorosa critica dei fatti, conseguentemente gli impone una più precisa funzionalità dell'immagine. Il vero protagonista di Ottobre è il proletariato, quegli stessi volti che il regista sceglie, rifiutando gli attori messigli a disposizione dalla Sovkino, tra gli operai e i cittadini di Leningrado; le figure dei dirigenti rivoluzionari, e Lenin tra questi, non predominano mai, uomini tra gli altri pure se nel ruolo primario che assolsero in quegli avvenimenti. Ejzenštejn ebbe a dire di se stesso: "Mi considero uno degli artisti più "disumani". La rappresentazione dell'uomo non è mai stato il problema centrale, né il problema capitale delle mie opere. Secondo la tendenza del mio spirito, sono sempre stato, innanzitutto, il cantore del movimento di massa, sociale, drammatico, e la mia attenzione artistica è sempre rivolta con maggiore acutezza al movimento piuttosto che a ciò che è il movimento”.
Ottobre, benché pronto per le celebrazioni del 7 novembre, non venne proiettato per intervento della burocrazia. Al film furono imposti numerosi tagli, vennero tolti tutti i riferimenti a Trotskij e a Zinoviev ormai sconfitti politicamente da Stalin e accusati di tradimento. Delle due parti e dei 4.500 metri montati rimasero poco più di 2.200 metri presentati il 20 gennaio 1928 sotto il titolo unico di Ottobre. Nonostante la critica sovietica avesse attaccato duramente il film perché incomprensibile alle masse a causa dei "montaggio intellettuale" e opera di puro sperimentalismo, Ottobre si impose nel dibattito culturale come il manifesto delle nuove teorie ejzenstejniane.
Autore critica:Guido Aristarco (a cura di)
Fonte critica:Guida al film, Fabbri Editori
Data critica:

1979

Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:Dieci giorni che sconvolsero il mondo (I)
Autore libro:Reed John

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