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Volto nella folla (Un) - Face In The Crowd (A)

Regia:Elia Kazan
Vietato:No
Video:Polygram Filmed Entertainment Video
DVD:
Genere:Drammatico
Tipologia:Mass media
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Tratto dal racconto " Your Arkansas Traveller" di Budd Schulberg
Sceneggiatura:Budd Schulberg
Fotografia:Gayne Rescher, Harry Stradling
Musiche:Tom Glazer
Montaggio:Gene Milford
Scenografia:Paul Sylbert, Richard Sylbert
Costumi:Anna Hill Johnstone
Effetti:
Interpreti:Andy Griffith ('Solitario' Rhodes), Patricia Neal (Marzia Jeffries), Anthony Franciosa (Joey De Palma), Walter Matthau (Mel Miller), Lee Remick (Betty Lou Fleckum), Percy Waram (Generale Haynesworth)
Paul McGrath (Macey), Rod Brasfield (Beanie), Marshall Neilan (Senatore Worthington Fuller), Alexander Kirkland (Jim Collier), Charles Irving (Sig. Luffler), Howard Smith (J.B. Jeffries), Kay Medford (Sig.ra Rhodes), Big Jeff Bess (Sceriffo Big Jeff Bess), Henry Sharp (Abe Steiner)
Produzione:Non reperibile in pellicola
Distribuzione:Elia Kazan per Newton Productions
Origine:Usa
Anno:1957
Durata:

128'

Trama:

'Solitario' Rhodes, un cantastorie girovago, che ha conosciuto le prigioni dell'Arkansas, viene lanciato nel brillante mondo della radio e della TV da Marzia, una radio-reporter. Prima alla radio poi alla televisione la sfrontatezza, la spontaneità di Rhodes ottengono un gran successo e il cantastorie diventa ben presto uno dei personaggi più amati dal pubblico; la sua rinomanza è così estesa che egli riesce ad esercitare un'influenza anche nel vasto campo della vita nazionale. Ciò lo spinge ad avventurarsi nella politica, coltivando l'illusione di fondare un gran partito qualunquista. Valendosi dell'aureola di celebrità che circonda il suo nome, Rhodes ha creato una grande impresa commerciale, di cui è divenuta comproprietaria Marzia, che cerca di moderare le intemperanze del giovane. Ella è di lui innamorata; Miller, un intellettuale che lavora per la TV, ha cercato invano di indurla a rinunciare ad un affetto così mal posto. Rhodes è combattuto tra opposti desideri: nei momenti di depressione cerca l'amore di Marzia e si affida a lei; ma poi l'ambizione, la mania di grandezza lo spingono a calpestare ogni buon sentimento. Un giorno Rhodes chiede a Marzia di sposarlo: poco dopo ella apprende che è già sposato e che la moglie lo ricatta. Rhodes riesce ad ottenere il divorzio, ma per egoismo e bizzarria sposa un'altra donna, che in seguito lo tradisce. Egli la caccia e ritorna pentito da Marzia, che questa volta trova la forza di far tacere i propri sentimenti. Conscia di aver contribuito a creare un mito pericoloso, smaschera Rhodes e ne provoca la caduta. Il cantastorie vede crollare il precario edificio della propria celebrità e resta disperatamente solo.

Critica 1:Con l'aiuto di una giornalista spregiudicata Lonesome Rhodes, cantante girovago dell'Arkansas, diventa un folk singer di successo, un idolo delle folle televisive, un demagogo megalomane. Sarà la giornalista a determinare la sua fine. Scritto, come Fronte del porto, da Budd Schulberg, è uno dei più critici film americani sull'industria culturale e i mass-media, sostenuto da un ritmo sincopato e da un'energia forsennata. "Il più americano dei miei film...", lo definì Kazan: troppo in anticipo sui tempi per avere successo. La difficile commistione di satira e tragedia è quasi perfetta. Come sempre in Kazan, la recitazione è ammirevole.(…)
Autore critica:
Fonte criticaIl Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli
Data critica:



Critica 2:Ricavato da una novella di Budd Schulberg, il film reca evidenti i segni degli interessi giornalistici dello scrittore. Prima di stendere la sceneggiatura Kazan e Schulberg svolgono approfondite ricerche sui meccanismi della pubblicità, sul mondo della canzone e in genere dello spettacolo musicale. La cosa forse piú interessante è il ritmo che, sostenuto da una sceneggiatura abilissima, mima il violento pulsare delle arterie del potere culturale (televisione, radio, stampa) e del potere politico che vi si appoggia: «Quel che mi piace in questo film è la sua energia, la sua invenzione, la sua audacia, tutte cose molto americane. C'è qualcosa di veramente meraviglioso, questo ritmo sincopato sempre mutevole. Per molti versi il piú americano dei miei film... Mostra il mondo degli affari, la vita urbana, il funzionamento della televisione, il ritmo con cui la vita di questo paese cambia » (Kazan par Kazan, p. 195).
Per rendere l'effetto Kazan adotta un melange di stili. Diceva un maestro di commistioni stilistiche, Thornton Wilder (lo ricorda lo stesso regista): « La ragione nascosta, la ragione profonda delle piú grosse debolezze nelle buone sceneggiature viene dal melange dello stile ». È difficilissimo accostare la satira alla tragedia. Occorre che il personaggio sia attrezzato a sopportare gli sbalzi di "clima" e resti eguale o stesso davanti agli occhi dello spettatore. Qui accade il contrario. Nella prima parte Lonesome Rhodes è un giullare e non può per lo spettatore tramutarsi rapidamente in una vittima delle contraddizioni del sistema. È, si potrebbe dire, un difetto di "accelerazione", poiché « uno dei punti che volevamo sottolineare nel film era la straordinaria mobilità verticale di questo paese, la rapidità con la quale un uomo sale e scende » (Kazan par Kazan, p. 188). Un progetto ambizioso e, tutto sommato, piuttosto estraneo al nodo del cinema kazaniano, che persuade solo quando è direttamente sostenuto dalla violenza emotiva che l'uomo vi trasmette. Kazan dice che, di fronte ad una sceneggiatura, la prima operazione critica (e anche di pratica della messa in scena) consiste nell'investire i singoli personaggi di idee, istinti, mozioni, e di metterli in conflitto l'uno con l'altro.
Autore critica:Alfredo Rossi
Fonte critica:Elia Kazan, Il Castoro Cinema
Data critica:

4/1977

Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
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