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Eva contro Eva - All about Eve

Regia:Joseph L. Mankiewicz
Vietato:No
Video: 20th Century Fox Home Entertainment
DVD:20th Century Fox Home Entertainment
Genere:Commedia - Drammatico
Tipologia:Storia del cinema
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Mary Orr
Sceneggiatura:Joseph L. Mankiewicz, Walter M. Scott
Fotografia:Milton R. Krasner
Musiche:Alfred Newman
Montaggio:Barbara Mclean
Scenografia:George W. Davis, Walter M. Scott, Lyle R. Wheeler
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Bette Davis Margo Channing, Anne Baxter Eva Harrington, George Sanders Addison De Witt, Celeste Holm Karen Richards, Barbara Bates Phoebe, Walter Hampden Vecchio attore, Hugh Marlowe Lloyd Richards, Gary Merrill Bill Sampson, Marilyn Monroe Miss Casswell, Gregory Ratoff Max Fabian,
Thelma Ritter Birdie Coonan
Produzione:Darryl F. Zanuck per la Fox
Distribuzione:Cineteca Griffith - Istituto Luce
Origine:Usa
Anno:1950
Durata:

138'

Trama:

Eva Harrington, ragazza di modesta condizione, piena d'entusiasmo per il teatro, riesce, per mezzo di Karen Lloyd, moglie d'un celebre commediografo, ad avvicinare Margo Channing, grande attrice quarantenne, ancora bella e trionfante. Coi suoi modi insinuanti, spacciandosi per la vedova d'un caduto, Eva riesce ad accaparrarsi le simpatie e ad assicurarsi la protezione di Margo, che l'accoglie in casa sua come segretaria. Una sera Margo arriva in ritardo per la recita e trova Eva, che sta leggendo la sua parte. Quando il giornalista Addison De Witt, il regista Bill Simpson e Karen esaltano il talento d'Eva, Margo sente il morso della gelosia. Qualche tempo dopo, Karen, con uno stratagemma, rende impossibile a Margo di partecipare alla recita: Eva la sostituisce ottenendo un successo trionfale. Nella sua recensione, Addison leva alle stelle Eva, usando frasi offensive nei riguardi di Margo. Eva trionfa come artista e riceverà il premio annuale per la migliore interpretazione; ma il suo basso arrivismo non è piu' un segreto. Invano essa si lusinga di poter rubare a Karen il marito: se essa è riuscita ad occupare fraudolentemente il posto di Margo, ha già presso di sè una finta amica, che la tradirà al momento opportuno come lei ha tradito Margo.

Critica 1:Da un racconto di Mary Orr. Una famosa attrice di Broadway che ha già passato i primi "anta" prende sotto la sua protezione una giovane, ambiziosa e astuta arrampicatrice, che a poco a poco la scalza dal trono. Film sul teatro, dunque sulla potenza della parola, che diventa una commedia cinematografica esemplare per il sapiente equilibrio tra sceneggiatura e regia, la direzione degli attori (tra cui M. Monroe, lanciata nello stesso anno da Giungla d'asfalto), la brillantezza tagliente dei dialoghi. Ebbe 12 nomination agli Oscar e ne vinse 6: film, regia, sceneggiatura, George Sanders (attore non protagonista), suono, costumi. Divenne un musical per Broadway col titolo Applause.
Autore critica:
Fonte criticaIl Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Data critica:



Critica 2:Eva contro Eva è il risultato più alto raggiunto da Mankiewicz, uno dei più colti e complessi autori di Hollywood, e una celebrazione dei fascino esercitato su di lui dal teatro. Il film resta insuperato per la potenza e la finezza dell'interpretazione, la vivezza dei suo spirito e l'esposizione inesorabile e crudele dei tema centrale. Mankiewicz incide con un bisturi la superficie eclatante e retorica del teatro per metterne a nudo il nucleo ribollente di crudeltà, narcisismo e ambizione e mostrarne al tempo stesso la singolare e patetica vulnerabilità.
Celeste Holm, che interpretò coi suo stile equilibrato ed elegante la parte di Karen Richards, riassunse il carattere del film con queste parole: “Joe [Mankiewicz] era innamorato dell'idea del teatro come un covo di vipere pieno di insidie e di veleno”.
Le 'vipere' principali sono interpretate in maniera memorabile da Anne Baxter, Bette Davis e George Sanders. Nel ruolo di Eva, Anne Baxter passa gradualmente e in modo convincente dall'ingenuità accattivante alla crudeltà deliberata. Alla sua apparizione fa piangere Margo e i suoi amici raccontando la storia della sua vita, la sua solitudine, il matrimonio con un soldato morto in guerra e il suo profondo amore per il teatro. Ma il racconto ha toni fin troppo accorati e commoventi per essere sincero. E fa parte della sottile ironia dei film il fatto che questa emozione simulata irretisca la gente di teatro presente, per la quale la distinzione tra realtà e 'commedia' è diventata confusa.
L'interpretazione di Bette Davis nella parte di Margo è certamente il più completo studio sul tipo della diva capricciosa, ossessionata dall'incalzare degli anni e con la lingua velenosa, ma al tempo stesso fondamentalmente vulnerabile, ora gran dama protettrice ora donna sola, insicura, senza amici e autolesionista. La Davis è irresistibile nella scena della festa, quando mette in guardia gli ospiti con la battuta: “Allacciate le cinture. Sarà una serata movimentata”; poi si uibriaca, diventa piagnucolosa e infine offensiva, sparando tutt'intorno insulti come pallottole di mitragliatrice. Questa prova di virtuosismo si ripete in un'altra scena, quando Margo si presenta con aria bellicosa all'audizione di Eva: si esibisce in una superba scenata e termina piangendo stesa sul palcoscenico.
Mankiewicz ha confessato di aver voluto ritrarre se stesso, anche se in modo un po' calcato, nel personaggio interpretato da George Sanders. Nei panni dell'affabile, sardonico, irascibile e arguto critico Addison DeWitt, Sanders usa con maestria lo stile tagliente che si adatta perfettamente a quelle battute quasi alla Oscar Wilde - giocate sul paradosso e l'epigramma - che Mankiewicz ha scritto per lui. DeWitt dichiara a Eva con inimitabile imperturbabilità: “Ciò che voglio davvero da te mi impressiona per il suo alto grado di improbabilità, e forse è proprio per questo che lo voglio”. Più tardi dice, sempre a Eva: “Entrambi disprezziamo l'umanità, siamo incapaci di amare o di essere amati, possediamo un'ambizione insaziabile e del talento. Siamo degni l'uno dell'altra ”.
Altre due splendide caratterizzazioni sono quella di Gregory Ratoff, nel ruolo del sudaticcio, dispeptico produttore mitteleuropeo Max Fabian, con il suo parlare sgrammaticato e pieno di strafalcioni, e quella di Thelma Ritter nelle vesti di Birdie Coonan, dalla voce stridula e dall'espressione fissa, perfette per la parte della cameriera di Margo, un'ex attrice di varietà il cui buon senso ha l'effetto di una ventata di aria fresca nel clima infuocato dalle passioni del mondo del teatro.
Lo stile registico di Mankiewicz è perfettamente intonato al soggetto trattato: usa sequenze lunghe e predilige piani medi, per permettere allo spettatore di gustare la recitazione e i dialoghi che costituiscono i momenti di forza del film. Eva contro Eva ottenne un record di 14 candidature all'Oscar e conquistò 6 premi, tra cui quelli per il miglior film, il miglior soggetto, il miglior regista e il miglior attore non protagonista (George Sanders), Sebbene sia Bette Davis sia Anne Baxter fossero candidate al premio per la migliore attrice, l'Oscar andò a Judy Holiday per Nata ieri (Born Yesterday, 1950) di George Cukor. Comunque la Davis ottenne il premio dei critici di New York e la Palma d'oro a Cannes e il film rinvigorì la sua fama in declino. Pare ironico ricordare, dopo tutti questi riconoscimenti, che l'attrice era stata chiamata all'ultimo momento a sostituire Claudette Colbert, che si era infortunata alla schiena in un incidente. È una di quelle coincidenze che capitano nella vita reale, ma a cui nessuno presterebbe fede se accadessero in un film.
Autore critica:
Fonte critica:Il Cinema – Grande storia illustrata – vol.4, Ist. Geogr. De Agostini
Data critica:

1982

Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:The Wisdom of Eve (Racconto)
Autore libro:Orr Mary

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