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Nelle pieghe del tempo - Wrinkle in Time (A)

Regia:Ava DuVernay
Vietato:No
Video:
DVD:reperibile in dvd e bluray
Genere:Fantastico-Avventura
Tipologia:Diventare grandi, la Fantasia, Bullismo
Eta' consigliata:Scuole elementari; Scuole medie inferiori
Soggetto: dal romanzo di Madeleine L'Engle
Sceneggiatura:Jennifer Lee
Fotografia:Tobias A. Schliessler
Musiche:
Montaggio:Spencer Averick
Scenografia:Naomi Shohan
Costumi:Paco Delgado
Effetti:Mark Hawker, Proof
Interpreti:Oprah Winfrey (Sig.ra Quale), Reese Witherspoon (Sig.ra Cosè), Mindy Kaling (Sig.ra Chi), Gugu Mbatha-Raw (Dott.ssa Kate Murry), Michael Peña (Red), Storm Reid ( Margaret "Meg" Murry), Zach Galifianakis (Medium Felice), Chris Pine (Dott. Alex Murry), Levi Miller (Calvin O'Keefe), Deric McCabe (Charles Wallace), André Holland (Preside Jenkins), Daniel MacPherson (padre di Calvin)
Produzione:Jim Whitaker, Catherine Hand per THE WALT DISNEY COMPANY, WHITAKER ENTERTAINMENT
Distribuzione:THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA
Origine:Usa
Anno:2017
Durata:

109'

Trama:

Meg Murry è una classica studentessa delle medie con problemi di autostima che cerca disperatamente di integrarsi. Figlia di due fisici di fama mondiale, è intelligente e incredibilmente dotata, proprio come suo fratello minore Charles Wallace, ma deve ancora rendersene conto. A peggiorare la situazione interviene la sconcertante scomparsa del padre, il signor Murry, evento che tormenta Meg e che ha lasciato sua madre con il cuore a pezzi. Charles Wallace riesce però a mettere in contatto Meg e il suo compagno di classe Calvin con tre guide che hanno viaggiato fino alla Terra per aiutare i ragazzi nella ricerca del padre. Tutti insieme si imbarcano in una formidabile impresa attraverso il tempo e lo spazio, catapultati in mondi oltre i confini della loro immaginazione, dove saranno costretti a lottare contro una potente forza del male...

Critica 1:I sogni diventano realtà quando si parla della Disney. Mondi inavvicinabili si scoprono a portata di sguardo, i colori si accendono e, dai supereroi ai cartoni animati, tutte le generazioni possono ritrovare il sorriso. Chiamatela magia del cinema e dell’immaginario. Anche il gigante di Burbank sta seguendo la rivoluzione “nera” di Hollywood, che quest’anno ha visto Scappa – Get Out come portabandiera. E per il futuro Black Panther, il sovrano mascherato del Wakanda, si è già conquistato un posto nel cuore dei fan Marvel.
Nelle pieghe del tempo torna a parlare di integrazione, di scontri dovuti al colore della pelle o alla diversità, soprattutto culturale, con particolare attenzione al ruolo della donna. Meg Murry ha quattordici anni e non si omologa agli altri teenager. Viene bullizzata, perché la considerano stramba, poco cool rispetto alle altre ragazzine. Non si veste alla moda, suo padre è sparito parecchi anni prima, e lei è introversa, fa fatica ad aprirsi con gli altri. In più suo fratello è un bambino prodigio, un piccolo genio che potrebbe diventare una delle più grandi menti del nostro tempo.
La forza di Meg sono i numeri, la fisica, che ha ereditato dal papà, un importante studioso che pensava di poter viaggiare nello spazio con la forza della mente. Fantascienza? Forse no. Tre donne abbastanza stravaganti bussano alla porta dei Murry: sono la Signora Chi (che si esprime citando le personalità del passato, da Churchill a Shakespeare), la Signora Cos’è (una stramba evoluzione di Madre Natura) e la Signora Quale (uno degli spiriti più antichi dell’universo). Insieme andranno alla ricerca del signor Murry, per ricostruire ancora una volta una famiglia distrutta, in pieno stile Disney. (…)
Autore critica:Gian Luca Pisacane
Fonte criticacinematografo.it
Data critica:

28/3/2018

Critica 2:Figlia di due talentuosi scienziati, Meg è ora una ragazzina triste. Il padre è scomparso da quattro anni in seguito a un esperimento, anche se Meg e il fratellino adottivo Charles Wallace, bizzarro bambino prodigio, non si rassegnano a considerarlo morto. Fin quando una strana signora di nome Cos'è si presenta a casa di Meg.
Il primo progetto affidato a una donna di colore con un budget superiore ai 100 milioni di dollari. Così è stato annunciato, diffuso e sarà probabilmente ricordato Nelle pieghe del tempo, più che per i meriti o i demeriti dell'opera in sé. Una trasposizione audace, dal testo di Madeleine L'Engle, che prova a rendere contemporaneo un classico del fantasy su un'adolescenza difficile.
Ava DuVernay, già regista di Selma e voce credibile delle rivendicazioni afroamericane, sceglie di affidarsi completamente alle capacità della computer graphics, trasformando le visioni di L'Engle in voli pindarici della fantasia digitale.
Fiori parlanti, fate che si trasformano in foglie di insalata giganti, tesseract – per definizione non traducibili in immagini – che prendono vita di fronte ai nostri occhi. Uno sforzo che espone costantemente il film al rischio di credibilità e si confronta con il problema di un immaginario saccheggiato da decenni di trasposizioni da da Tolkien o Rowling. La necessità di stupire in ogni caso – essenziale per un prodotto Disney di questa portata – spinge a soluzioni eccessive, senza comunque evitare la riproposizione di visioni passate. A partire dal duello finale tra Meg e l'entità malvagia, che presenta molti punti di contatto con modelli pregressi di bambini demoniaci o onnipotenti (Ai confini della realtà, Il presagio). (…)
Autore critica:Emanuele Sacchi
Fonte critica:mymovies.it
Data critica:

26/3/2018

Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
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