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Judith of Bethulia - Judith of Bethulia


Regia:Griffith David W.

Cast e credits:
Sceneggiatura: Thomas Bailey Aldrich, dal suo dramma "Judith and Oloferne"; fotografia: Billy Bitzer; interpreti: Blanche Sweet (Giuditta), Henry Walthall (Oloferne), Robert Harron (Nathan), Mae Marsh (Naomi); produzione: Biograph Corporation; origine: USA, 1913; durata: circa 60.

Trama:Betulia è una città fortificata della Giudea, posta su una collina che blocca la strada a ogni esercito invasore. L'esercito di Nabucodonosor, guidato dal crudele Oloferne, mette sotto assedio la città e si accampa alle sue porte.La città resiste, gli assalti vengono respinti, ma coloro che vengono fatti prigionieri, sono sottoposti a crudeli torture. Dopo 40 giorni di assedio, la situazione è molto critica. La bella Giuditta, giovane vedova devota, avendo avuto una visione decide di sacrificarsi per il bene di tutti e si reca al campo di Oloferne, chiedendo udienza.

Critica (1):

Critica (2):Judith of Bethulia fu il primo lungometraggio di Griffith, girato nell'estate del 1913. Il costo previsto per la realizzazione del film era di 18.000 dollari, ma finì per costare 36.000 dollari, più di quanto i direttori della Biograph fossero disposti a spendere, Griffith aveva intenzione di produrre lungometraggi; la Biograph voleva attenersi ai film di una e due bobine la cui produzione richiedeva investimenti modesti. Pertanto il 1° ottobre 1913, Griffith lasciò la Biograph per dirigere la produzione della Reliance-Majestic di Harry Aitken che distribuiva attraverso la Mutual.
Si dice che Judith of Bethulia fosse proiettata una bobina alla volta come un serial; questo può essersi verificato in alcune zone servite dalla General Film Company Exchanges, ma i documenti attestano che Judith of Bethulia fu principalmente distribuito nella veste di lungometraggio in 4 rulli secondo le indicazioni di Griffith. Agli inizi del 1917, alla vigilia della scomparsa della Biograph, Judith of Bethulia ebbe una riedizione in sei bobine ottenuta presumibilmente includendo nel film un metraggio non utilizzato da Griffith. La riedizione avvenne col titolo Her Condoned Sin.
L'edizione Blackhawk di Judith of Bethulia riprende la versione originale in 4 rulli che la Biograph mise in distribuzione il 24 novembre 1913. Tratto dai testi apocrifi e dalla tragedia poetica "Judith of Bethulia" di Thomas Bailey Aldrich per concessione di Houghton Miffin & Company.
Questa produzione è, in parte, una drammatizzazione di ciò che si narra nei testi apocrifi; sebbene essa contenga caratteri, situazioni e brani dell'episodio apocrifo, i nostri sforzi si sono deliberatamente concentrati sul dramma.

[...] grande affresco biblico nello stile allora molto in voga di Guazzoni e di Caserini, questo film è la premessa all'episodio babilonese di Intolerance, pur rimanendo un'opera di costante freschezza e libertà di ispirazione e di estrema accuratezza nello scenario. L'idillio fra Nathan e Naomi, l'affollarsi della gente sulla piazza del mercato, l'attacco al fortino da parte delle armate di Nabucodonosor e la scena della seduzione nella tenda dell'accampamento sono fra le sequenze più belle del film.
Claude Beyle, Ecran 73 n. 12,

Critica (3):[...] appunto dalle divergenze sulla lunghezza del film nacque il divorzio fra Griffith e la Biograph, la quale si limitava a produrre film poco impegnativi: pochi attori, un regista, una stanzetta. La lavorazione di questo film portò Griffith ad avocarsi l'intera compagnia. Ma Biograph non credeva di doverlo seguire in quella direzione
conversazione con Lillian Gish a cura di Nuccio Lodato, in Filmcritica n. 183-184, novembre/dicembre1967

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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