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Monson wedding - Monson wedding


Regia:Nair Mira

Cast e credits:
Sceneggiatura
: Sabrina Dhawan; fotografia: Declan Quinn; scenografia: Stephanie Carrol; costumi: Arjun Bhasin; musica: Mychael Danna, Paul P. Soucek; montaggio: Allyson C. Johnson; interpreti: Naseeruddin Shah (Lalit Verma), Lillete Dubey (Pimmi Verma), Shefali Shetty (Ria Verma), Vasundhara Das (Aditi Verma), Vijay Raaz (P. K. Dubey), Tilotama Shome (Alice), Parvin Dabas (Hemant Rai), Kulbhushan Kharbanda (C.L.Chadha), Kamini Khanna (Shashi Chadha), Rajat Kapoor (Tej Puri), Neha Dubey (Ayesha Verma), Kemaya Kidwai (Aliya Verma), Ishaan Nair (Varun Verma), Randeep Hoda (Rahul Chadha), Soni Razdan (Saroj Rai), Roshan Seth (Mohan Rai); produzione: Caroline Baron; distribuzione cinematografica: Keyfilms; origine: India, 2001; durata: 114’.

Trama:Alla vigilia della stagione delle pioggie monsoniche, la famiglia Verma si riunisce a Nuova Delhi per un matrimonio "combinato". Reduce da una storia fallita con Vikram, la sposa Aditi accetta di sposare l'ingegnere americano Hemant. Ma alla vigilia delle nozze, terrorizzata all'idea di dover vivere una vita lontano dalla sua terra, Aditi rivede il suo ex amante gettando il proprio futuro nell'incertezza.

Critica (1):Monsoon Wedding, della quarantaquattrenne regista indiana Mira Nair, è una commedia di costumi corale che usa i quattro giorni d’una festa di fidanzamento e di nozze in una grande famiglia borghese di New Dehli (la città dell’autrice) per raccontare il mix di tradizione e modernità, le conseguenze dell’emigrazione frequente (in Australia, in Texas), il persistere dei matrimoni combinati dalle famiglie” e delle differenze di casta, il sentimento familiare e le sue violazioni, la metropoli degradata, il carattere dei Punjabi che “per l’India sono come gli italiani per l’Europa: stanno sempre a festeggiare qualcosa, lavorano molto e hanno una grandissima passione per la vita”. Vincitore del Leone d´oro all´ultima Mostra di Venezia, il film è facile, divertente e serio insieme, carino. Tra molte canzoni, danze, ghirlande di fiori dalle bellissime tinte, risate, confidenze, emergono pure i brutti segreti: un fratello emigrato del padre della sposa viene scoperto come molestatore nel passato e nel presente delle bambine di casa e messo fuori nonostante sia il più ricco e il più autorevole della famiglia; la sposa séguita ad essere innamorata dell´amante precedente, un personaggio della televisione; la madre della sposa teme d´essere stata quasi sempre infelice, le ragazze della parentela temono di restare sole; la città mostra anche il suo aspetto peggiore, disfatto, caotico, fortemente imbruttito. Mentre si festeggia il matrimonio della figlia dei padroni di casa, nasce un amore tra la domestica e l´addobbatore venuto con due dipendenti per preparare l´ambiente della festa: un´altra condizione sociale è nettamente definita. Le piogge monsoniche della stagione si avvicinano, e quando arrivano il diluvio torrenziale, catartico, porta via tutto con sé. Monsoon Wedding ha un esotismo, musiche e colori piacevoli, ma è l´opera più bonariamente accomodante della regista di Salaam Bombay (1988), che con gli anni sembra essersi adattata a una visione pragmatica e arresa dell´India, della vita.
Lietta Tornabuoni, La Stampa, 16/12/2001

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
Mira Nair
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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