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Regia:Fellini Federico
Cast e credits:
un figlio, provando a capire cosa succede negli equilibri di una coppia. Posso aggiungere che il film si rivolge a tutti e che, nonostante certi particolari dettagliati, non è autobiografico”. Silvia Cossu, cosceneggiatrice e coautrice del libro Patatrac – Il sesso dopo i figli da cui il film prende il via, precisa che “in vista della stesura del copione, abbiamo mandato a 50 coppie, sposate e no, un questionario con alcune domande molto precise sul’argomento. Devo dire che non ha riposto nessuno e a quel punto abbiamo scelto di procedere da soli sulla scorta di conoscenze e osservazioni nostre. Abbiamo cercato di costruire una sorta di torta della sessualità, nella quale ciascuno potesse ritagliarsi la propria presenza”.
Critica (1):Nato a Roma nel 1962, esordiente dopo alcuni corti nel 1999 con L’ospite, seguito nel 2004 da Fino a farti male, Alessandro Colizzi ha presentato questa mattina a Roma il suo terzo lungometraggio, dal titolo Crushed lives – Il sesso dopo i figli. Tra i partecipanti alla conferenza stampa, Colizzi chiarisce subito il doppio titolo: “Tutto nasce – spiega – perché il film ha partecipato a tre festival in America, ai quali si è presentato con questo titolo inglese che può essere tradotto come Vite schiacciate. La seconda parte è più legata alle tematiche del copione: quella centrale vuole indagare con originalità il momento dell’arrivo di un figlio, provando a capire cosa succede negli equilibri di una coppia. Posso aggiungere che il film si rivolge a tutti e che, nonostante certi particolari dettagliati, non è autobiografico”. Silvia Cossu, cosceneggiatrice e coautrice del libro Patatrac – Il sesso dopo i figli da cui il film prende il via, precisa che “in vista della stesura del copione, abbiamo mandato a 50 coppie, sposate e no, un questionario con alcune domande molto precise sul’argomento. Devo dire che non ha riposto nessuno e a quel punto abbiamo scelto di procedere da soli sulla scorta di conoscenze e osservazioni nostre. Abbiamo cercato di costruire una sorta di torta della sessualità, nella quale ciascuno potesse ritagliarsi la propria presenza”.
Critica (2):
Critica (3):Nato a Roma nel 1962, esordiente dopo alcuni corti nel 1999 con L’ospite, seguito nel 2004 da Fino a farti male, Alessandro Colizzi ha presentato questa mattina a Roma il suo terzo lungometraggio, dal titolo Crushed lives – Il sesso dopo i figli. Tra i partecipanti alla conferenza stampa, Colizzi chiarisce subito il doppio titolo: “Tutto nasce – spiega – perché il film ha partecipato a tre festival in America, ai quali si è presentato con questo titolo inglese che può essere tradotto come Vite schiacciate. La seconda parte è più legata alle tematiche del copione: quella centrale vuole indagare con originalità il momento dell’arrivo di un figlio, provando a capire cosa succede negli equilibri di una coppia. Posso aggiungere che il film si rivolge a tutti e che, nonostante certi particolari dettagliati, non è autobiografico”. Silvia Cossu, cosceneggiatrice e coautrice del libro Patatrac – Il sesso dopo i figli da cui il film prende il via, precisa che “in vista della stesura del copione, abbiamo mandato a 50 coppie, sposate e no, un questionario con alcune domande molto precise sul’argomento. Devo dire che non ha riposto nessuno e a quel punto abbiamo scelto di procedere da soli sulla scorta di conoscenze e osservazioni nostre. Abbiamo cercato di costruire una sorta di torta della sessualità, nella quale ciascuno potesse ritagliarsi la propria presenza”.
Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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