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Maravillas - Maravillas


Regia:Aragòn Guttièrez Manuel

Cast e credits:
Sceneggiatura: Manuel Gutiérrez Aragón e Luis Megino; fotografia: Teo Escamilla (Eastmancolor); montaggio: José Salcedo; scenografia: Félix Murcia; interpreti: Fernando Fernan Gómez (Fernando), Cristina Marcos (Maravillas), Enrique San Francisco (Chessman), Francisco Merino (Salomón, il padrino de Maravillas), León Klimoysky (Santos), Eduardo McGregor (Simón), Gerard Tichy (Benito), Jorge Rigaud (Tomàs), José Luis Fernàdez (Pinti), Yolanda Medina (Loles), Migule Molia (Miqui), José Manuel Cervino (giudice), Francisco Cataló (ricettatore), Ofelia Angélica (massaggiatrice), Juan Jesùs Valverde (capo del personale), Emilio Rodrìguez (confessore); produttore: Luis Megino; durata: 99'; anno: 1980.

Trama:I - Maravillas è una ragazza quindicenne alla quale il padre, un vecchio fotografo senza lavoro, ruba soldi per i suoi piccoli vizi erotici.
II - Fortunatamente Maravillas ha alcuni vecchi padrini - di origine ebrea sefardita che la vanno a trovare e la coccolano. Da piccola Maravillas voleva bene più di tutti a Salomón, ma...
III - in quel periodo Salomón offrì a Maravillas un anello alla condizione che andasse a prenderselo... camminando sul bordo di un alto cornicione!... La bambina riesce e Salomón le promette che non avrebbe mai più sentito paura. Salomón viene costretto, dagli altri padrini a non frequentare più la bambina, quando essi vengono a conoscenza della prova.
IV - Anni dopo Maravillas conosce un ragazzo che lavora con Salomón in uno show sulla vita del celebre bandito Caryl Chessman. Il ragazzo, che rappresenta Chessman, e Maravillas si piacciono.
V - Maravillas assiste casualmente a una rapina che alcuni giovani delinquenti da lei conosciuti fanno a un sacerdote, I ladri dimenticano uno smeraldo nascosto nel petto dell'assalito, ma lo raccoglie Maravillas. "Chessman" accompagna Maravilas a trattare coi giovani delinquenti. Si mettono d'accordo per portare lo smeraldo ad un ricettatore.
VI - Il ricettatore viene misteriosamente strangolato e lo smeraldo scompare.
VII- Il padre di Maravillas è il principale sospetto a causa della sua vita dissoluta. Molto malvolentieri, i "padrini" devono chiedere aiuto all'eterodosso Salómon.
VIII- Salomón fa confessare "Chessman" nello show di essere l'assassino del ricettatore. Maravillas, la ragazza senza paura, è stata salvata, ma... voleva essere salvata dovendo in cambio perdere il suo primo amore?

Critica (1):Volevamo fare un film su una ragazza che in qualche modo violasse certi tabù ed abbiamo pensato che avrebbe potuto funzionare se essa veniva collocata in un universo di delinquenza. Lei non é una delinquente, o, per lo meno, non lo é più delle nostre sorelle, le nostre cugine... Al festival di Chicago mi hanno chiesto se erano così le ragazze in Spagna e mi sono messo a ridere. Da parte dello spettatore esiste la tendenza a guardare il cinema da un punto di vista sociologico. Uno straniero vede un film spagnolo dove una ragazza tratta male suo padre e trae la conclusione che le spagnole trattano male i loro padri. Rispondo sempre che Maravillas non é assolutamente generalizzabile. (...) A parte l'aneddoto poliziesco, che evidentemente non mi piace per la sua elementarità e perché urta con altri elementi più complessi, sono d'accordo con John Hopewell, quando afferma a proposito di Maravillas sulla rivista inglese Stills: "La sua unità é di significato e non di narrazione". Sembra formata da elementi molto diversi l'uno dall'altro, ma in fondo si tratta di una specie di variazione tonale sulla coscienza dell'emarginazione, poiché non sempre si tratta di emarginati veri e propri, ma di gente che si considera emarginata. Il motivo é che oggi tutti si considerano un po' emarginati. Persino gente che occupa un buon posto nella società ha una certa coscienza dell'emarginazione, come se i centri del potere, i centri di decisione, fossero sempre lontani da noi. Ricordo che domandavo ad un mio amico, Juan Antonio Garcìa Dìez, quando era ministro del U.C.D., come stava e mi diceva: "Bene, ma ci penseremo quando arriveremo al potere". Lo diceva ironicamente, ma perfino un ministro nel pieno esercizio delle sue facoltà governative si sentiva emarginato rispetto a quello che emerge molto bene in alcune commedie di Ugo Betti. Le sue opere avevano la struttura a scatola cinese: c'era sempre qualcuno che comandava di più dell'altro e alla fine c'era il controllore supremo che non si vedeva mai. Maravillas contiene molte situazioni e molti personaggi diversi, ma gli ebrei, i delinquenti, il fotografo, i vecchi rispetto ai giovani, i giovani rispetto ai vecchi, hanno una certa coscienza di emarginazione. Questo, come diceva il critico inglese, é quello che conferisce unità di significato al film. In questo senso é il mio film più moderno, persino più di Sonàmbulos, e quello che più mi interessa come percorso narrativo. I miei film futuri si assomiglieranno di più alla struttura di Maravillas che a quelle classiche con l'esposizione, il nodo drammatico e l'esito finale.

Manuel Gutiérrez Aragón

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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