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Solo gli amanti sopravvivono - Only Lovers Left Alive


Regia:Jarmusch Jim

Cast e credits:
Sceneggiatura: Jim Jarmusch; fotografia: Yorick Le Saux; musiche: Jozef van Wissem, Sqürl (musiche addizionali); montaggio: Affonso Gonçalves; scenografia: Marco Bittner Rosser; arredamento: Christiane Krumwiede, Selina van den Brink; costumi: Bina Daigeler; interpreti: Tom Hiddleston (Adam), Tilda Swinton (Eve), Mia Wasikowska (Ava), John Hurt (Marlowe), Anton Yelchin (Ian), Jeffrey Wright (Dott. Watson( Slimane Dazi (Bilal), Carter Logan (Scott); produzione: Recorded Picture Company (Rpc), Pandora Filmproduktion, in coproduzione con Ardd Degeto, Lago Film, Neue Road Movies; distribuzione: Movies Inspired; origine: Germania-Gran Bretagna-Francia-Cipro; durata: 123’.

Trama:Adam, musicista underground profondamente depresso e disadattato nella società moderna, si aggira fra i deserti metropolitani di Detroit e Tangeri. Un giorno ritrova Eve, sua amante e figura forte ed enigmatica. La loro storia d'amore misteriosa ha superato i secoli e i cambi di civiltà ma il loro idillio è destinato ad essere turbato dall'arrivo della sorella minore di Eve, tanto stravagante quanto imprevedibile. Eva e Adam sono due esseri ai margini, tanto particolari quanto fragili...potranno continuare a sopravvivere in un mondo che crolla davanti ai loro occhi?

Critica (1):In due stanze diverse, due figure inquadrate dalla stessa prospettiva: dall'alto, entrambi distesi, mentre la macchina da presa gira in cerchio, come la puntina del giradischi sul vinile, e mentre il giorno se ne va cedendo finalmente il passo alla notte. Sono belli, colti, sofisticati, un po' snob, ma dello snobismo giusto e malinconico di chi possiede la conoscenza e la bellezza e si aggira in un mondo ormai abbrutito. Sono Adam ed Eve, gli evanescenti Toni Hiddleston e Tilda Swinton, i vampiri dandy e innamorati del nuovo film di Jim Jarmusch, Only Lovers Left Alive, diario della riunione di una coppia che si sposò nel 1868 ma che vive separata da tempo, ispirato da quel bizzarro, arguto "manuale" sui rapporti tra maschio e femmina che è Il diario di Adamo ed Eva, uno degli ultimi libri pubblicati da Mark Twain («Ispirato solo nella scelta del nome dei protagonisti», dice Jarmusch, ma in realtà la solitudine scontrosa di Adam e la vitalità e l'enciclopedismo di Eve riproducono le caratteristiche attribuite da Twain ai due personaggi).
Adam vive a Detroit, fa il musicista rock, colleziona rarissime chitarre d'epoca e ogni notte va a comprare il sangue "sicuro" in ospedale, dal dottor Watson. Eve, invece, vive a Tangeri, colleziona volumi che divora (in qualsiasi lingua) alla velocità della luce e si procura il sangue in un caffè della città, dal suo mentore, niente meno che Christopher Marlowe, il commediografo vampiro il cui lavoro fu saccheggiato da "quello zombie illetterato" di William Shakespeare. Tra loro chiamano gli uomini zombie e non smettono di immalinconirsi sui guasti e i danni che questi hanno inflitto al pianeta: le città (almeno di notte) sono spopolate, i rifiuti tossici distruttivi, le fabbriche e i teatri chiusi, il sangue infetto, la cultura massacrata. Quando si accorge che Adam è sempre più depresso, Eve prenota un volo (rigorosamente notturno) a nome Fibonacci (il matematico pisano che introdusse i numeri arabi in Europa) e lo raggiunge a Detroit.
Percorso da uno humour raffinato (il volo di ritorno, per esempio, viene prenotato per Stephen Dedalus e Daisy Buchanan, rispettivamente l'eroe di Joyce e l'eroina di Fitzgerald; e date un'occhiata ai ritratti dei vampiri celebri appesi in casa di Adam), scritto con tenerezza e affetto e diretto con passo pacato e scorrevole da un Jim Jarmusch in gran forma, Only Lovers Left Alive è la storia di un amore bellissimo tra due outsiders, due anime che conservano la memoria della scienza, dell'arte, della botanica, della cultura e del bello ma che ormai si sentono separate da tutto, isolate, in pericolo. Il degrado non riguarda solo gli "zombie" ma persino i giovani vampiri, come Ava, la sorella minore di Eve, che vive a Los Angeles, è casinista, pacchiana, ignorante e succhia ancora il sangue da vittime vive, uccidendole. «Potevi almeno convertirlo!», le dice Eve quando scopre che Ava si è cibata di Ian, il "Renfield" di Adam, quello che gli procurava le chitarre vintage. Lontanissimo dal vampirismo giovanilistico di Twilight, vagamente memore di Miriam si sveglia a mezzanotte di Tony Scott (ma quasi esclusivamente per l'eterea eleganza della coppia vampirica, che là era interpretata da David Bowie e Catherine Deneuve), Only Lovers Left Alive attraversa i suoi panorami notturni con il tipico sguardo "oggettivo" di Jarmusch, lunghi carrelli laterali che scorrono sulle facciate di Detroit, per raccontarci un mondo di rovine e disfacimento, la fine del sogno dell'era industriale, ma anche, a Tangeri, la decadenza definitiva di qualsiasi possibilità "alternativa". Una storia d'amore che racchiude le storie di tanti "vampiri" che hanno immaginato un mondo, se non migliore, diverso.
Emanuela Martini, Cineforum n. 525, 6/2013

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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