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Nevia


Regia:De Stefano Nunzia

Cast e credits:
Soggetto e sceneggiatura: Nunzia De Stefano, Chiara Atalanta Ridolfi; fotografia: Guido Michelotti; musiche: Michele Braga; montaggio: Sarah McTeigue; costumi: Massimo Cantini Parrini; scenografia: Daniele Frabetti; suono: Vincenzo Urselli; interpreti: Virginia Apicella (Nevia), Pietra Montecorvino (Nanà), Rosy Franzese (Enza), Pietro Ragusa (Guido), Franca Abategiovanni (Lucia), Simone Borrelli (Salvatore), Gianfranco Gallo (Peppe), Lola Bello (Julia); produzione: Archimede, Rai Cinema; origine: Italia, 2019; durata: 86’.

Trama:Nevia ha 17 anni: troppi per il posto in cui vive e dove è diventata grande prima ancora di essere stata bambina. Minuta e acerba, è un’adolescente caparbia, cresciuta con la nonna Nanà, la zia Lucia e la sorella più piccola, Enza, nel campo container di Ponticelli.
Nevia cerca di farsi rispettare in un mondo dove nascere donna non offre nessuna opportunità, anzi: lo sa, e si protegge da quella femminilità che incombe su di lei nascondendosi dentro vestiti sportivi e dietro a un atteggiamento ribelle. Le sue giornate trascorrono tutte uguali, tra piccoli lavoretti e grandi responsabilità, i contrasti con la nonna e la tenerezza per la sorella.
Finché un giorno l’arrivo di un circo irrompe nella quotidianità della ragazza, offrendole una insperata possibilità.

Critica (1):L’adolescenza è il periodo decisivo e più controverso per la costruzione dell’identità e della personalità di un individuo. I ricordi della mia giovinezza appartengono ai dieci anni vissuti in un container nella periferia di Napoli, quando il terremoto degli anni Ottanta costrinse la mia famiglia a sfollare in un campo improvvisato, in attesa di una sistemazione adeguata. I giorni diventarono mesi e poi anni, ma la casa popolare non è mai arrivata e abbiamo imparato così ad adattarci a quella situazione drammatica, cercando di ristabilire una quotidianità e abituandoci a vivere dignitosamente anche con quel poco che avevamo. Le generazioni sono andate e venute, ma i campi container ancora esistono: si sono tramutati in un piccolo mercato immobiliare di serie Z, che offre spesso un tetto ai rifugiati di altre sfortunate realtà. Tuttavia, credo sarebbe limitativo ricercare solo nella mia autobiografia il valore di questa storia. Nevia è un racconto di formazione, la descrizione delle varie peripezie e dei tanti ostacoli che si frappongono tra una giovane adolescente e la conquista di una libera e matura consapevolezza di sé. Il contesto rappresenta soltanto lo sfondo di una vicenda che mira ad acquisire un significato universale. Nevia è una ragazza che combatte contro un destino che sembra già scritto, dalla famiglia o dalla società: è una Cenerentola moderna ma senza principe azzurro, che cerca con risolutezza il proprio posto nel mondo. (Nota della regista)

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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