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Poser me va si bien


Regia:Pozzoli Sara

Cast e credits:
Soggetto: Aïcha Liviana Messina; sceneggiatura: Sara Pozzoli; montaggio: Sara Pozzoli; fotografia: Sara Pozzoli; suono: Gianluca Costamagna; interprete: Aïcha Liviana Messina; produttore: Sara Pozzoli; origine: Italia, 2010; durata: 24'.

Trama:Una giovane donna racconta la sua esperienza come modella all’Accademia di belle arti di Parigi. Immagini statiche e dettagli del corpo osservato dall’occhio attento di artisti e scultori si contrappongono a quelle tratte dalla quotidianità della ragazza. Ne nasce una sorta di autobiografia filosofica, che mescola lo spunto biografico alla riflessione estetica e fa emergere temi e questioni come quelle legate alla creazione artistica, al nudo e la sua rappresentazione, alla relazione tra soggetto e oggetto, allo sguardo e l’identità.

Critica (1):Mi piace cercare ed esplorare nei dettagli delle cose. Il corpo, in tal senso, è luogo perfetto. Filmare le parti di un tutto è reinventare ciò che si guarda, alla ricerca di nuovi punti di vista. Considero il mio fare cinema un modo di fotografare il movimento. Nel film le fotografie scandiscono un altro tempo. Il quotidiano è fotografato, la posa filmata. Mi piace esplorare il confine tra pausa e movimento, il tentativo di oltrepassare le apparenze. Ciò che sembra fermo difatti, come si vede nelle pose, in realtà non è mai completamente fisso.
Sara Pozzoli

Critica (2):(...)Protagonista è la modella Aïcha Liviana Messina, seguita negli ambienti della propria vita quotidiana, dalla propria abitazione alla sala dell'Accademia di belle arti parigina. Un'analisi introspettiva, raccontata per voce della modella stessa, che non nasconde lo strano intreccio di paura e pudore che guidano le proprie pose. In contrasto all'immagine contemporanea, moltiplicata e rielaborata in computer grafica, la regista sceglie di tornare a mostrare il corpo per quello che è, con le sue forme imperfette, ma ricche di naturalezza. Il breve film, ispirato al romanzo scritto dalla stessa Aïcha Liviana Messina e girato interamente in francese, si chiude con la descrizione che la modella dà di se e della sua professione: "Non sono nient'altro che un'emozione instabile, ma che sa posare".
cinemaitaliano.it

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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