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Lezioni d'amore - Elegy


Regia:Coixet Isabel

Cast e credits:
Soggetto: tratto da romanzo "L'animale morente" di Philip Roth; sceneggiatura: Nicholas Meyer; fotografia: Jean-Claude Larrieu; montaggio: Amy Duddleston; scenografia: Claude Paré; arredamento: Lin MacDonald; costumi: Katia Stano; interpreti: Penélope Cruz (Consuela Castillo), Ben Kingsley (David Kepesh), Dennis Hopper (George O'Hearn), Peter Sarsgaard (Dottor Kenneth Kepesh), Patricia Clarkson (Carolyn), Deborah Harry (Amy O'Hearn), Chelah Horsdal (Susan Reese), Sonja Bennett (Beth), Shaker Paleja (Kris Banjee); produzione: Lakeshore Entertainment; distribuzione: 01 Distribution; origine: Usa, 2008; durata: 106’.

Trama:Il professor Kepesh ha sempre avuto un forte ascendente sulle sue studentesse ma non ha mai avuto problemi a mantenere con loro rapporti prettamente professionali. Tuttavia, l'arrivo in aula della brillante e affascinante Consuela Castillo stravolge completamente l'esistenza dell'insegnante. Tra i due, infatti, nasce una forte attrazione, e Kepesh diventerà ben presto ossessionato da Consuela fino ad essere trascinato in un vortice di rabbia e gelosia che farà allontanare la ragazza. Qualche anno dopo, però, Consuela si riaffaccia nella vita del professor Kepesh...

Critica (1):(…) Il film è tratto dal romanzo L'animale morente di Philip Roth, forse più adatto alla vicenda raccontata. La storia punta su David Kepesh, docente universitario intorno ai sessanta che da tempo ha deciso quali debbano essere i suoi rapporti con l'altro sesso. Nessun coinvolgimento e pollastrelle giovani da scegliere con cura tra le allieve dei suoi corsi. Tutto con una strategia ormai rodata. Nessuna avance che possa creare intoppi scolastici, ma a fine corso un party nella sua dimora, dove la sua capacità di seduzione possa esprimersi al meglio senza eventuali ricatti da libretto universitario. Lui lascia cadere l'invito con nonchalance, senza impegno, certo che al momento opportuno la preda sarà nella rete. La prescelta dell'anno è Consuela, di origine cubana. Quando è apparsa in aula David ha capito subito chi sarebbe stata la candidata per la seduzione di fine corso. Tutto procede come previsto. Ma, forse gli anni cominciano a farsi sentire, nonostante tra i due tutto funzioni a meraviglia, appare qualcosa di imprevisto: David è geloso. Pedina Consuela che non può accettare questa mancanza di fiducia. E lo molla. Scompare lasciandolo disperato. E ci vuole del tempo per rimettersi insieme dopo una tale sbandata. Poi, improvvisamente, Consuela riappare, dando una svolta imprevedibile alla vicenda. E in quella svolta il racconto cerca di riprendere quota dopo avere girato relativamente a vuoto. Ben Kingsley è un attore mostruoso, ma non sembra adattissimo alla parte che è chiamato a interpretare. Così come Penélope Cruz, di una decina d'anni più grande rispetto al personaggio che interpreta, anche se la necessità di una vera attrice deve avere spinto la regista catalana verso l'attrice la catalana più amata d'America. C'è qualcosa di artificiale, quasi fosse esplicito dichiarare che in fondo si tratta di fiction. Si dice che Roth avesse insistito perché fossero realizzate sequenze forti, presenti nel romanzo, ma che non sia riuscito a convincere regista e interpreti. Forse proprio questa mancanza di prepotenza cinematografica confina Lezioni d'amore qualche gradino più in basso di quel cui avrebbe potuto aspirare. Forse l'erotismo diligente e patinato di Kingsley-Cruz non è sufficiente a scatenare tensione nello spettatore. Così sembrano funzionare meglio i momenti in cui Kingsley è col figlio Peter Sasgaard, dialoghi acidissimi, con l'amico Dennis Hopper, o con l'amante occasionale da sempre Patricia Clarkson, sconvolta per il suo cambiamento.(…)
Antonello Catacchio,
Il Manifesto, 30/4/2009

Critica (2):Da trent’anni, a partire dalla famosa rivoluzione sessuale, il professore David Kepesh, interpretato dal premio Oscar Ben Kingsley, sembra seguire la sua passione, sprezzante sia per l’istituzione del matrimonio, che ha sperimentato e da cui è fuggito "a gambe levate" abbandonando moglie e figlio, sia per qualsiasi rapporto duraturo con l’altro sesso, è un ardente sostenitore della "Felicità sessuale". Da anni l’affascinante e attempato professore dedica le sue attenzioni alle sue studentesse, ma sono rapporti saltuari e scevri da legami, in cui cerca il piacere e l’appagamento dei sensi non solo nell’espletamento dell’atto fisico, ma anche nella visione palpabile del corpo femminile che considera un’opera d’arte. La sua vita è divisa fra l’insegnamento e l’amicizia con il poeta George O’Hearn (Dennis Hopper), vincitore del premio Pulitzer, che nonostante sia sposato con Amy (Deborah Harry), condivide con lui la passione per le relazioni brevi e ben poco stabili. Gli unici punti di riferimento per Kepesh sono dunque l’amico, gli "incontri" con una donna di successo, Carolyn, interpretata da Patricia Clarkson (…) e le liti continue con il figlio (Peter Sarsgaard), che non gli perdona di aver abbandonato lui e la madre. Un giorno però nell’aula del suo corso di critica letteraria all’università entra Consuela Castillo (Penelope Cruz), una ragazza di ventiquattro anni di origini cubane. Questa giovane donna dai capelli scuri e dagli occhi profondi risveglia nel professore un forte desiderio, che sconvolgerà la sua vita, scatenandone la gelosia e il desiderio di possesso; in breve il cinico Kepesh si ritroverà a vivere una storia d’amore. Separazione, morte, disperazione e malattia condurranno quest’ultimo a crescere in qualche modo.
Il film è caratterizzato da un ritmo molto lento, che a volte diventa eccessivo, nel tentativo di riflettere lo spirito di quest’uomo, che in qualche modo vede nel sesso un modo per sfuggire alla vecchiaia e alla paura della morte. Nel disperato tentativo di fermare le lancette rifugge da legami e responsabilità, ma prima o poi si trova a dover fare i conti con ciò che temeva. Kepesh simboleggia l’uomo con la sua paura ancestrale della vecchiaia come cammino verso la morte, di colui che non accetta questa logica determinazione, a cui nessuno può sfuggire. Il quadro che emerge dal film mostra un universo maschile ben poco positivo, caratterizzato da uomini non ancora cresciuti, che considerano le donne come semplici e meri oggetti, opere d’arte, dei giocattoli da rendere propri grazie al loro fascino...quando ce l’hanno. Il personaggio di Carolyn è molto simile a loro, ma la rivalsa su tutti sembra averla Consuela, che è un mix di tradizioni e libertà, un connubio equilibrato di caratteri. È proprio questo equilibrio che tutti cercano e nessuno sembra in grado di trovare, fermi nel loro desiderio di essere diversi dagli altri e pensare all’oggi e non al domani. Vi è un certo lirismo, che non eccede mai, e che viene sostenuto dall’intenso gioco di sguardi e silenzi.
In definitiva la pellicola non riesce a colpire, come vorrebbe la regista, le intenzioni sono chiare, ma è come se rincorresse un filo rosso che non raggiunge mai.
Federica Di Bartolo,
filmup.leonardo.it

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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