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Microbo e Gasolina - Microbe et Gasoil


Regia:Gondry Michel

Cast e credits:
Sceneggiatura: Michel Gondry; fotografia: Laurent Brunet; musiche: Jean-Claude Vannier; montaggio: Elise Fievet; scenografia: Stéphane Rosenbaum; costumi: Florence Fontaine; interpreti: Ange Dargent (Daniel), "Microbo", Théophile Baquet (Théo, "Gasolina"), Diane Besnier (Laura), Audrey Tautou (Marie-Thérèse), Vincent Lamoureux (Steve), Agathe Peigney (Agathe), Douglas Brosset (Oscar), Charles Raymond (Kevin), Ferdinand Roux-Balme (Simon), Marc Delarue (Romain), Ely Penh (capobanda), Laurent Poitrenaux (dentista), Jana Bittnerova (Madame Leloir), Zimsky (Monsieur Leloir), Fabio Zenoni (Christian), Étienne Charry (organizzatore), Amir Abou El Kacem (giornalista), Emeline Bayart (responsabile culturale), Masako Tomita (parrucchiera), Eriko Takeda (massaggiatrice), Hélène Alexan (moglie del dentista), Nadine Sainsily (prof.ssa di matematica), Sacha Bourdo (prof. di russo), Matthias Fortune Droulers (fratello di Théo), Maureen O'Donoghue (batterista punk), Geoffrey Noël (chitarrista punk), Marie Berto (Carole Raoult), Jean-Christophe Bretignière (preside del collegio); produzione: Partizan Films, in coproduzione con Studiocanal; distribuzione: Movies Inspired; origine: Francia, 2015; durata: 103'.

Trama:È la metà dell'anno scolastico quando Microbo, un ragazzino timido che si perde spesso nei suoi disegni, e Gasolina, un ragazzo brillante e pieno di inventiva, diventano grandi amici. All'arrivo delle vacanze estive, i due ragazzi non vogliono trascorrerle con le rispettive famiglie. Decidono così di fare un viaggio da soli in giro per la Francia e costruiscono una macchina speciale, sui generis, utilizzando un tosaerba e alcune assi di legno. Pronti per l'avventura!

Critica (1):Microbe et Gasoil sono due ragazzi che si conoscono all’inizio di un nuovo anno scolastico: Microbe viene chiamato così perché è piccolo per i suoi 14 anni (e mezzo), Gasoil ha sempre le mani sporche di olio motore; è un appassionato di meccanica, come il padre scontroso che lo ignora, al massimo lo rimprovera, come la madre malata. Due alieni, due diversi, che sia per ragioni fisiche che sociali, in un contesto, come quello scolastico, in cui l’omologazione è sinonimo di appartenenza al gruppo. L’high five è pacchiano per loro, così come il gergo, totalmente assente nei loro frequenti dialoghi pomeridiani o in famiglia. La tecnologia, per loro, sporca le mani ed è rigorosamente meccanica, non digitale. Finiscono per liberarsi dello smartphone, che tra l’altro non sanno usare, seppellendolo; letteralmente. Altro che nativi digitali. Il linguaggio è adulto e sospeso nel tempo, al di fuori delle consuetudini di un gruppo di ragazzi.
Sembrano catapultati da un’altra epoca, seguono le loro passioni senza badare a quello che gli altri pensano o dicono. Sono ragazzi di talento, che sia quello manuale e artigianale di Gasoil che riesce a dare un motore (e vita) a mille oggetti, o quello artistico del disegnatore Microbe. Rappresentano l’emarginazione più di un’età che di un contesto. Gondry ci conduce nella sua Versailles, ma non cerca il realismo sociale, questo chi conosce e ama il suo cinema lo sa benissimo. Il suo è un modo per omaggiare il potere dell’immaginazione, nutrendosi dell’immaginario del cinema americano anni ’80, quello dei Goonies e Stand By Me, in cui la camera si mette al livello dei ragazzi e li racconta.
Il loro viaggio comincia alla fine dell’anno scolastico. Vogliono passare l’estate fuggendo dalle loro distratte famiglie realizzando una vettura molto particolare, riadattando un motore tosaerba e facendola diventare la loro casa in giro per la Francia delle strade blu. O magari per inseguire un amore che contorce le budella, inatteso oggetto sconosciuto da metabolizzare. Qui i sogni si materializzano, al contrario che ne L’arte del sogno, in cui la dimensione onirica era il rifugio da una vita noiosa e omologata. In Microbe et Gasoil i sogni sono progetti da realizzare, a cui dare forma intorno a un motore che possa portarli lontano. Almeno per quanto lontano si possa andare appena timidamente affacciati all’adolescenza.
Microbe et Gasoil è un modesto film in superficie, schivo come i suoi protagonisti, ma nasconde una grande ambizione, quella di ridare all’adolescenza il potere della fantasia. In questo modo il regista francese si libera dell’artificiosità di alcuni suoi recenti lavori, stanche ripetizioni fordiste senza mordente, con un film lo-fi, personale e irresistibile, sui sogni poco sfarzosi e molto quotidiani da vivere ogni giorno. Per Gondry è così che ci si sporca le mani: girando un bullone per creare movimento o disegnando ritratti con una matita grassa.
Mauro Donzelli, comingsoon.it, 23/10/2015

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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