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Uomini, la domenica - Menschen am Sonntag


Regia:Siodmak Robert, Ulmer Edgar G.

Cast e credits:
Soggetto: da un réportage di Kurt Siodmak; sceneggiatura: Billie Wilder; fotografia: Eugen Schüfftan; scenografia: Moritz Seeler; intepreti: Erwin Splettstosser (Erwin, tassista), Wolfgang von Walterschausen (Wolfgang, rappresentante di vini), Brigitte Borchert (Brigitte, commessa), Christl Ehlers (Christl, comparsa), Annie Schreyer (Annie, mannequin); produzione: Filmstudio 29; origine: Germania, 1929; durata: 85'.
Da Nederlands Filmmuseum con l'autorizzazione della Praesens Film. Partitura originale scritta e eseguita da Dire Gelt: Sabina Meyer (canto), Katja Garbin (flauto), Salvatore Sansone (fisarmonica), Guglielmo Pagnozzi (clarinetto), Agostino Ciraci (controbbasso), Giorgio Simbola (trombone), Lorenzo Gasperoni (percussioni). Coproduzione musicale con Cinema Xenix (Zürich).

Trama:Berlino. Un sabato, nell'estate del 1929, Wolfgang, un giovane rappresentante di vini, abborda, alla fermata di un tram, la bruna indossatrice Christel, e la invita a una gita per l'indomani. Annie, moglie del tassista Erwin, chiede al marito di trascorrere una serata al cinema. Stanno per uscire quando arriva Wolfgang che si mette a giocare a carte con Erwin e a bere birra. L'indomani mattina, mentre Annie dorme, Erwin raggiunge l'amico al mare. Trascorrono la giornata insieme a Christel e Brigitte, una commessa che ha portato con sé un grammofono. Wolfgang flirta con Brigitte, mentre Erwin cerca goffamente di consolare Christel. S'inoltrano nel bosco, giocano come ragazzini fino a che Brigitte e il rappresentante di vini non si eclissano dietro un cespuglio e fanno l'amore. Più tardi compiono un giro su un tandem a quattro posti: mentre le ragazze, in testa, pedalano, i due uomini rivolgono i loro sguardi ad altre donne. Le due rivali fanno pace, e poiché gli uomini non hanno più soldi, Brigitte paga per tutti il noleggio della bici. Rientrati in città, i quattro si salutano dandosi un appuntamento la domenica successiva. Erwin rientra in casa dove trova Annie, che ha dormito tutto il giorno e che, ignara del tempo trascorso, si sta preparando per la gita ai laghi.

Critica (1):"Il mio amico Robert Siodmak, che all'epoca lavorava alla "Neue Revue" in veste di procacciatore di annunci pubblicitari, un giorno entrò precipitosamente al Romanische Café e ci annunciò entusiasta di voler fare un film: uno zio gli aveva regalato cinquemila marchi. A Kurt Siodmak, fratello di Robert, venne poi la brillante idea di girare il film con gente della strada - brillante non foss'altro perché con i nostri cinquemila marchi non ci saremmo potuti permettere di pagare degli attori professionisti. Anche il fatto che il film fosse girato di domenica aveva i suoi buoni motivi: lungo la settimana dovevamo tutti lavorare, e l'unico giorno libero era la domenica. Chi più chi meno, eravamo tutti dilettanti. Fred Zinnemann fungeva da aiuto operatore, Edgar G. Ulmer da assistente del regista Siodmak. Produttore fu nominato Moritz Seeler, un letterato che compensava la sua ignoranza tecnica con un grande fiuto per il cinema. L'unico professionista del gruppo era il cameraman Eugen Schüfftan (in America si sarebbe poi chiamato Schufftan; nel 1961 Oscar per la migliore fotografia per il film con Paul Newman, Lo spaccone)".
Billy Wilder (in) Hellmuth Karasek, Billy Wilder, Mondadori, Milano, 1993

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
G. Ulmer
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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