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Cieco che non voleva vedere Titanic (Il)


Regia:Nikki Teemu

Cast e credits:
Soggetto e sceneggiatura: Teemu Nikki; fotografia: Sari Aaltonen; montaggio: Jussi Sandhu; suono: Sami Kiiski, Heikki Kossi, Peter Albrechtsen; interpreti: Petri Poikolainen, Marjaana Maijala, Samuli Jaskio, Rami Rusinen, Hannamaija Nikander, Matti Onnismaa; produzione: It's Alive, Wacky Tie Films; distribuzione: I Wonder Pictures; origine: Finlandia, 2021; durata: 82'.

Trama:Jaakko è cieco e costretto su una sedia a rotelle perché disabile. Jaakko ama Sirpa, ma vivendo lontano, i due non si sono mai incontrati di persona. Ogni giorno, però, si sentono al telefono. Quando Sirpa viene travolta da una notizia sconvolgente, Jaakko decide di andare subito da lei, nonostante le sue condizioni, e per raggiungerla si affida all'aiuto di cinque sconosciuti, in cinque luoghi diversi: da casa al taxi, dal taxi alla stazione, dalla stazione al treno, dal treno al taxi e infine dal taxi a... lei.

Critica (1):Tutti hanno bisogno di amore, anche Jaakko, costretto sulla sua sedia a rotelle. Jaakko è innamorato di Sirpa. Non si sono mai incontrati nella vita reale, ma si telefonano tutti i giorni. Sirpa riceve notizie terribili sulla sua salute e Jaakko decide di andare subito da lei. Solo che Jaakko è cieco e paralizzato. “Ho capito tutto. Ho bisogno di aiuto solo in cinque posti. Da casa mia al taxi, dal taxi alla stazione, dalla stazione al treno, dal treno al taxi e infine, dal taxi a te. Dovrò fare affidamento su cinque sconosciuti.” Il film è stato presentato recentemente a Venezia 78 dove ha ricevuto ampi consensi di critica e di pubblico.
Una commedia romantica; un melodramma giocato sul tema dell'impedimento amoroso; un thriller sulla sopravvivenza di un uomo solo e impotente: tre film in uno per un esperimento narrativo e visivo sulla condizione dell'handicap.

Critica (2):Il cieco che non voleva vedere Titanic è un film d’azione che sfrutta un punto di vista molto particolare, quello di un uomo non vedente. Ciò si traduce, stilisticamente, in una regia fatta di primi piani molto stretti sul protagonista, che lasciano sfocato, sullo sfondo, tutto il resto.
Jakko, che prima di perdere la vista era un appassionato cinefilo, è solito associare il volto di storici personaggi cinematografici alle figure che gli gravitano attorno. Allo stesso modo, quindi, per lo spettatore l’infermiera assumerà le fattezze di Ratched (Qualcuno volò sul nido del cuculo) e il tassista quelle di Travis Bickle (Taxi Driver).
La regia claustrofobica e opprimente trasmette in maniera immediata la sensazione di smarrimento del protagonista, per il quale il minimo gesto quotidiano si trasforma in una vera e propria impresa. Gli unici momenti di respiro, nei quali il campo si allarga e diventa più nitido, sono quelli in cui Jaakko sogna di correre libero e le lunghe telefonate con Sirpa. (taxidrivers.it)

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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