RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
; Archivio film Rosebud; ; Archivio film Rosebud
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 

 > Aree tematiche > Cultura e spettacolo > Archivio film Rosebud > Elenco per titolo > 

Guida per riconoscere i tuoi santi - Guide to Recognizing Your Saints (A)


Regia:Montiel Dito

Cast e credits:
Sceneggiatura
: Dito Montiel; fotografia: Eric Gautier; musiche: Jonathan Elias, Jimmy Haun, David Wittman; montaggio: Jake Pushinsky, Christopher Tellefsen; scenografia: Jody Asnes; costumi: Sandra Hernandez; effetti: Keith Yurevitz; interpreti: Robert Downey Jr. (Dito), Rosario Dawson (Laurie), Shia LaBeouf (Dito adolescente), Chazz Palminteri (Monty, il padre di Dito), Dianne Wiest (Flori, la madre di Dito), Channing Tatum (Antonio), Eric Roberts (Antonio anziano), Kyle Devon Benitez (Joey), Anthony DeSando (Frank, il dogsitter), Melonie Diaz (Laurie adolescente), E. Austin Valentine (Dito bambino), Adam Scarimbolo (Giuseppe), Eleonore Hendricks (Jenny), Julia Garro (Diane Honeyman), Martin Compston (Mike O'Shea), Federico Castelluccio (padre di Antonio), Scott Michael Campbell (Nerf), Olga Merediz (zia Mary), Peter Anthony Tambakis (Nerf giovane); produzione: Trudie Styler per Belladonna Productions - Original Media; distribuzione: Mikado; origine: Usa, 2006; durata: 98'.

Trama:L'adolescenza del giovane Dito è stata segnata da alcuni drammatici eventi accaduti nell'estate del 1986, quando scorrazzava per le vie del quartiere di Astoria, nel Queens, a New York, insieme ai suoi amici Antonio, Giuseppe e Nerf. Anni dopo, Dito si è trasferito in California ed ha intrapreso la carriera letteraria ma una telefonata di sua madre lo richiama nei luoghi della sua giovinezza dove lo attendono diverse questioni rimaste irrisolte...

Critica (1):Dito è fuggito dagli isolati di Astoria, Queens, New York. Si è levato in volo, osserva da lontano le sue radici, gli amici della strada, l'ex fidanzatina, il quartiere scorsesiano; ma il suo sguardo dalla California è rivolto verso est e il suo viso porta le tracce di ciò che era ed è, un passato normale di vita da bassifondi metropolitani, inscindibile e inallontanabile. Dito ha scritto un libro nella finzione del film e non si sa su che cosa, mentre nella realtà il vero Dito Montiel ha scritto un libro sulla sua vita nei Queens che Robert Downey Jr. ha scoperto, non si sa bene come, e poi ha voluto che questo diventasse un film (da lui interpretato egregiamente nel ruolo di Dito adulto). Ed è l'opera prima più intensa, possente, travolgente della Settimana della Critica quella di Montiel, che richiama alla lontana il libro di Douglas Adams, qui manuale di sopravvivenza e di bisogno di fuga somigliante ad una autobiografia iniziata con le pagine di un libro e finita tra le sequenze del film omonimo. La forza di un testo magmatico e denso che talvolta compare visivamente sullo schermo come pagina di sceneggiatura, per una pellicola matura e dettagliata nel descrivere la necessaria fuga in avanti, l'urgente passaggio all'età adulta, in un contesto di piccola comunità di quartiere e di famiglia tanto buona quanto castrante, del giovane Dito. Il ragazzo scappa dalla violenza di alcuni suoi compagni di scuola e di strada, corre verso la California dove si nasconde l'ipotetica felicità tutta da venire. E Montiel è bravissimo nel riprodurre un limitato e limitante spazio socio-culturale (per i genitori del protagonista Coney Island è terra straniera e inesplorata), chiedendo uno sforzo sovraumano ad un gruppo di attori di ogni età in sorprendente stato di grazia. Su tutti quel Chazz Palminteri, nel ruolo di Monty padre del protagonista, che rappresenta lo scoglio insormontabile sul quale si arena l'esuberanza adolescenziale di Dito. Una guida per riconscere i santi poteva tranquillamente gareggiare nel concorso ufficiale con buona pace di altri scafati rigenerati autori.
copyright (c) Cinematografo 2006

Critica (2):A Guide To Recognizing Your Saints segna l'esordio alla regia di un giovane regista newyorkese, Dito Montiel. Scoperto da Robert Downey, Jr. in un reading californiano delle sue memorie di quartiere, l'ha convinto a portare sul set proprio quei ricordi. Il film, prodotto da Sting e da sua moglie Trudie Styler, è stato premiato per la regia all'ultimo Sundance Film Festival.
Ambientato ad Astoria, una parte del Queens, ripercorre l'adolescenza di Dito, il suo difficile rapporto col padre, i primi amori, i contrasti con gli amici della banda, il desiderio di cambiare, i primi lutti.
Partendo proprio dal reading californiano Dito, interpretato da Robert Downey, Jr., inizia a rievocare i fantasmi del passato, di quella "maledetta" estate del 1986, quando, poco più che adolescente, scorazzava spavaldo per le calde strade del quartiere con gli amici Antonio, Giuseppe e Nerf. Come tutti i ragazzi della sua età Dito non aveva le idee chiare su cosa volesse fare. L'incontro con Mike O'Shea, un nuovo compagno di scuola, appena arrivato dalla Scozia, pieno di sogni e di aspirazioni, gli farà desiderare qualcosa di diverso, ma la violenza e la rivalità con un'altra banda di quartiere segnerà per sempre la vita di Dito, dei suoi amici e dei suoi genitori.
A Guide to Recognizing Your Saints è un film molto forte, dal punto di vista emotivo, intenso e struggente. La rievocazione del passato colpisce per la sensibilità con cui è raccontata, come colpisce la sua regia già matura.
Molto bella la resa del quartiere negli anni '80, riesce con poche note di colore a far rivivere l'atmosfera di quegli anni, i primi videogiochi da bar, la libertà sessuale, non ancora avvilita dall'arrivo dell'AIDS, l'uso pesante della cocaina. I ricordi di Dito sono così autentici che sembra di riviverli.
Mette i brividi l'interpretazione di Robert Downey Jr. la sua parte è relativamente piccola ma lui è un gigante, la profondità, la partecipazione con cui interpreta Dito sono sorprendenti. Bravissimi anche gli altri interpreti, da Chazz Palminteri, nel ruolo dell'odiato/amato padre e Dianne Wiest in quello della madre dimessa. Una sorpresa Rosario Dawson che si cimenta in un non facile monologo.
Elisa Giulidori, filmup.leonardo.it

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 03/12/2009
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale