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Corporation (The) - Corporation (The)


Regia:Abbott Jennifer, Achbar Mark, Bakan Joel

Cast e credits:
Soggetto
: Joel Bakan, dal suo libro The Corporation: la patologica ricerca del potere e del profitto; sceneggiatura: Joel Bakan, Harold Crooks, Mark Achbar; fotografia: Mark Achbar, Rolf Cutts, Jeff Koffman, Kirk Tougas; musiche: Leonard J. Paul; montaggio: Jennifer Abbott; scenografia: Henry Faber; interpreti: Jane Akre, Ray Anderson, Maude Barlow, Chris Barrett, Noam Chomsky, Peter Drucker, Samuel Epstein, Milton Freidman, Naomi Klein, Susan E. Linn, Luke McCabe, Robert Monks, Michael Moore, Vandana Shiva, Steve Wilson, Joe Badaracco; produzione: Mark Achbar e Bart Simpson per Big Pictures Media Corporation; distribuzione: Fandango; origine: Canada, 2003; durata: 145'.

Trama:Circa 150 anni fa le ‘corporation’, cioè le società per azioni, erano un’entità abbastanza insignificante. Oggi sono diventate una presenza forte e prepotente nelle nostre esistenze, come lo sono stati la Chiesa, la Monarchia e il partito comunista, in alcuni luoghi, in alcune contingenze storiche. Però la storia ha avuto ragione su quelle istituzioni dominanti, ha tolto loro il potere, le ha umiliate e le ha riassorbite nel suo ordine universale. Ora tocca alla ‘corporation’ affrontare la sfida. Il documentario, nato dalla cooperazione di Mark Achbar e di Jennifer Abbott, indaga sulle ripercussioni a lungo termine del fenomeno, ponendo domande sulla storia di questa istituzione, sui possibili impatti con il mondo, sulle possibilità future e fa scendere in campo, con delle interviste, anche Noam Chomsky, Michael Moore e Howard Zinn.

Critica (1):Distribuito dalla Fandango, sulla scia del più famoso Fahrenheit 9/11 di Moore, arriva in Italia The Corporation, altro film documentario che ci illumina su aspetti quotidiani della nostra vita che diamo per scontati e sui quali non pensiamo valga la pena di soffermarci.
The Corporation è tratto dal libro di Joel Bakan, professore di diritto alla Universiy of British Columbia, Vancouver, Canada, intitolato The Corporation: la patologica ricerca del profitto e del potere. La sua tesi, dimostrata mediante l’esplicazione di esempi realmente accaduti, è che le società di capitali (le “corporation”) sono autorizzate dalla legge ad elevare i propri interessi su tutto e tutti senza porsi alcun limite né pratico né tanto meno morale. Il raggiungimento a tutti i costi degli obiettivi economici porta non solo alla distruzione degli individui e dell’ambiente in cui essi vivono ma anche dei componenti delle società stesse, come dimostrano i recenti scandali ai danni degli azionisti in America ma anche ciò che è accaduto dentro le nostre mura. Terzo assioma, dipendente dai due precedenti, è che ormai i governi – di qualunque ispirazione politica essi siano – hanno rinunciato a controllare le società di capitali ed anzi, in alcuni casi, è vero proprio il contrario.
Il film, girato da Mark Achbar assieme a Jennifer Abbott, espone molti esempi storici e recenti di come le corporations usino agire. Il coinvolgimento dell’IBM nella gestione dei campi di sterminio nazisti (forniva dei macchinari che “aiutavano” gli aguzzini a contare e catalogare le proprie vittime); lo scandalo del latte contaminato in Florida da un prodotto chimico della Monsanto; l’aberrazione della guerra dell’acqua in Bolivia quando il locale governo ne aveva appaltato lo sfruttamento – anche di quella piovana! – ad una multinazionale americana. Sono tutti esempi della assoluta mancanza di scrupoli di dette società.
Rispetto al lavoro di Moore – che viene anche intervistato – questo film ha un’anima decisamente più no-global. Ne sono testimoni gli interventi di personalità come Noam Chomsky e Naomi Klein che impreziosiscono l’opera con la loro lucida intelligenza. Il film rimane comunque un lavoro molto interessante e che in alcuni momenti lascia stupefatti. Come quando ascoltiamo un broker di Wall Street il quale candidamente confessa che subito dopo l’attentato dell’11 settembre la prima cosa a cui ha pensato è stato all’aumento del prezzo dell’oro ed ai guadagni che avrebbe fatto...
Un film consigliato agli stomaci forti. Attenti alle urla dei ragni: sono davvero terrificanti!
Daniele Sesti, Film Up

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
regia collettiva
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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