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Seme del male (Il) - Pro-Life


Regia:Carpenter John

Cast e credits:
Sceneggiatura: Drew McWeeny, Scott Swan; fotografia: Attila Szalay; musiche: il tema musicale della serie è di Ed Shearmur; montaggio: Patrick McMahon; scenografia: David Fischer; costumi: Lyn Kelly; effetti: Lee Wilson, Anthem Visual Effects; interpreti: Ron Perlman (Dwayne), Derek Mears (padre), Grace Bauer (Marie), Jeremy Jones (Doug), Biski Gugushe (Kiernan), Arabella Bushnell (Grace), Caitlin Wachs (Angelique); produzione: Tom Rowe, Lisa Richardson, Ben Browning e Adam Goldworm; origine: Usa, 2006; durata: 60’.
Vietato 14

Trama:Dwayne è un convinto anti-abortista, violento e decisamente radicale nelle sue azioni. Quando sua figlia però viene stuprata e messa incinta da un demone e andrà in clinica per abortire, l'uomo, assieme ai due figli maschi, prenderà con la forza la clinica, armato fino ai denti. Fanatico e cieco, darà ascolto alla "parola del signore" che gli impone di proteggere il bambino che sta per nascere. Peccato che di mezzo ci sia la "zampa" di una creatura malefica, un demone orripilante che vuole il bambino tutto per sé.

Critica (1):(...) in Il seme del male Carpenter tenta nuovamente la carta dell’auto-citazione mescolando le suggestioni mistico-blasfeme del Signore del male con la classica situazione/azione d’assedio derivata da Distretto 13: le brigate della morte e puntualmente riproposta in molte altre celebri opere del regista.
Ciò che maggiormente risulta interessante in questo film è la voglia sempre presente in Carpenter di parlare a modo suo (anarchico e politicamente scorretto) di tematiche di grande rilevanza sociale; questa volta, al di là di una sceneggiatura non proprio impeccabile e spesso un po’ troppo “facile”, la tematica principale è l’aborto e la battaglia ideologica che da più di 30 anni divide i pro-life (i contrari all’aborto) e i pro-choice (i favorevoli). Carpenter sceglie di raccontare la storia con un piglio decisamente “di parte”, descrivendo il rappresentate dei pro-life come un bigotto estremista religioso che non esita a uccidere e torturare pur di obbedire alla sua ideologia (e qui una dura critica ai vari credi religiosi con una sottile riproposta di un cristianesimo “medievale”). Dalla parte opposta abbiamo coloro che praticano aborti e lavorano nella clinica, personaggi (quasi) razionali che tentano di risolvere il problema da un punto di vista scientifico, malgrado gli evidenti segni di un intervento soprannaturale.
Malgrado Carpenter sia un democratico progressista convinto, dalla sua descrizione i personaggi che invece ne risultano più affascinati e sfaccettati sono proprio la famiglia di repubblicani conservatori che “sentono la voce di Dio”, capeggiati da un sempre carismatico Ron Perlman (Hellboy, Blade 2), novello Abramo che trascina i suoi figli a morire per la soddisfazione del volere divino. I due abortisti, interpretati da Mark Feuerstein (...) ed Emanuelle Vaugier (...), sono invece poco approfonditi e incapaci di coinvolgere lo spettatore.
Come spesso accade per gli episodi di Masters of Horror, la violenza e lo splatter abbondano, stavolta rappresentati da teste che esplodono, ripugnanti parti con abbondanza di liquidi e un dolorosissimo aborto praticato su un uomo (!!!). Buoni gli effetti speciali realizzati dal fidato team di Berger e Nicotero, che stavolta si sbizzarrisce a ricreare “alla vecchia maniera” demoni cornuti e raccapriccianti feti aracnoidi che tanto ricordano le creature apparse in La Cosa (altra auto-citazione). (...)
horrormovie.it

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
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