RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
; Archivio film Rosebud; ; Archivio film Rosebud
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 

 > Aree tematiche > Cultura e spettacolo > Archivio film Rosebud > Elenco per titolo > 

Irina Palm - Irina Palm


Regia:Garbarski Sam

Cast e credits:
Soggetto: Philippe Blasband; sceneggiatura: Philippe Blasband, Martin Herron; fotografia: Christophe Beaucarne; musiche: Ghinzu; montaggio: Ludo Troch; scenografia: Véronique Sacrez; arredamento: Marc-Philippe Guerig; costumi: Anushia Nieradzik; interpreti: Marianne Faithfull (Maggie/Irina Palm), Miki Manojlovic (Miki), Kevin Bishop (Tom), Siobhán Hewlett (Sarah), Corey Burke (Olly), Dorka Gryllus (Luisa), Jenny Agutter (Jane), Meg Wynn Owen (Julia), Flip Webster (Edith), Susan Hitch (Beth), Jonathan Coyne (Dave), Tim Plester (Franck), Malina Ebert (Dunia); produzione: Entre Chien et Loup-Ipso Facto-Liaison Cinématographique-Pallas Film-Samsa Film S.A.R.L.-Halle/Saal-Ateliers De Baere-Rtbf Television-Future Films Ltd.-Canal+ ; distribuzione: Teodora Film; origine: Belgio-Francia-Germania-Gran Bretagna-Lussemburgo, 2007; durata: 103'.

Trama:Londra. Maggie, una vedova quasi cinquantenne, ha un disperato bisogno di soldi. Il suo nipotino deve essere sottoposto con urgenza a un trapianto, ma le cure costano molto e né lei né suo figlio hanno abbastanza denaro per sostenerne la spesa. Nessuno è disposto a dare lavoro ad una donna della sua età, così Maggie, in un momento di estrema disperazione, si presenta dal proprietario di 'Sexy World', un sexy shop di Soho, che è in cerca di un'intrattenitrice per il suo locale. L'uomo, sulle prime imbarazzato e poco propenso a darle il lavoro, decide di offrirle una chance e Maggie diventa così l'affascinante Irina Palm...

Critica (1):Il nipote di Maggie è gravemente malato e ha bisogno di cure molto costose. I suoi genitori e la stessa Maggie non guadagnano abbastanza e non hanno aiuto dallo stato né prestiti dalle banche. La signora di mezza età del resto ha serie difficoltà a trovare lavoro, finché non capita in un locale sexy. Ovviamente la donna è troppo attempata per esibirsi, ma ha come si dice in gergo le "mani d'oro". Così si mette in una cabina speciale in cui l'unico contatto tra "cliente" e "professionista" avviene attraverso un buco nel muro nell'anonimato più totale, attraverso il quale Maggie provvede alle "esigenze" di chi si trova dall'altra parte con la propria "manualità". (...) Così la donna diventa famosa nel giro e assume il nome d'arte di Irina Palm, per l'appunto.
Probabilmente solo gli inglesi sono in grado di affrontare argomenti scabrosi con una grazia ed una leggerezza senza rivali nella cinematografia mondiale. Nonostante il tema sia, come si può ben capire, assolutamente esplicito non c'è un solo momento in cui situazioni o immagini siano davvero volgari, perché sono anzi sempre improntate ad un divertito imbarazzo. Sarebbe un errore guardare questo film o le "attività" della protagonista con atteggiamento censorio, tanto più che questo mestiere viene praticato per amore del nipote. Tante volte si dice che le madri sarebbero disposte a qualunque cosa per i figli. Perché la stessa cosa non dovrebbe essere vera anche per le nonne? E c'è un limite morale a questo "qualunque cosa" di cui si parla? Questi sono i temi di Irina Palm, e il regista si mantiene in un difficile equilibrio senza mai scadere nella banalizzazione, nella lacrima facile o nella grossolanità.
Irina Palm è un film spassoso, in grado di regalare molte risate, ma anche diversi momenti di autentica commozione ed una bella rivincita sulla mentalità ristretta di una comunità bigotta ma certamente non virtuosa. In conclusione abbiamo un finale senza sbavature, con una chiusura concisa ed essenziale, cosa che accade davvero di rado.
Mauro Corso, filmup.leonardo.it

Critica (2):Ovazioni in sala e un mare d'applausi in conferenza stampa: se le giurie fossero (ma non lo sono mai) logiche, l'Orso d'oro sarebbe già di Irina Palm dell'anglo-belga Sam Garbarski e una stragrande parte del merito andrebbe a Marianne Faithfull. Al centro della tragicommedia felicemente "scorretta" c'è, infatti, il suo personaggio di vedova "middle class" londinese che, per aiutare il figlio ridotto sul lastrico e il nipotino malato, risponde all'annuncio di un sexy club. Un impiego alquanto losco, alle dipendenze di un ambiguo quanto fascinoso gestore-pigmalione (Miki Manojlovic), che tuttavia la balda ultracinquantenne affronta infischiandosene delle ipocrisie del suo ambiente e sfruttando l'esperienza di una giovane "collega" che lavora nello stesso locale. Così, dopo le esilaranti scene d'iniziazione alle tecniche sessuali, l'apprendista si trasforma nella richiestissima Irina Palm, regina delle notti osé di Soho. "Ho recitato in una dozzina di film in quarant'anni di carriera e per registi importanti come Godard e Richardson", racconta la bella signora, ex idolo degli anni d'oro del rock "ma il mio mestiere resta la musica (...) ", aggiunge ridendo "ma sul set tutto è stato divertente perché avevo a che fare con un regista che conosce bene ciò che distingue la provocazione dalla volgarità. Non a caso la svolta della vicenda sta nella presa di coscienza della protagonista e nell'amore che il destino le riserva anche grazie alle trasgressioni".
Valerio Caprara, Il Mattino, 14/2/2007

Critica (3):

Critica (4):
Sam Garbarski
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 03/23/2012
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale