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Mostar United


Regia:Tosi Claudia

Cast e credits:
Soggetto e sceneggiatura: Claudia Tosi; fotografia: Brand Ferro; montaggio: Rasmus Høgdall Mølgaard; musica originale: Daniele Rossi e Like A Shadow; musiche di repertorio: musiche popolari bosniache; suono: Nenad Orucevic; produzione: Stefilm International s.r.l. con il sostegno di Slovenian Film Fund, Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario), Provincia di Modena, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, UISP-Peacegames per Adottalapace, Movimenta; distribuzione: Programma MEDIA (UE); origine: Italia-Slovenia-Belgio, 2008; durata: 75’.

Trama:Dopo aver combattuto nella guerra di Bosnia-Erzegovina per proteggere la sua Mostar e il Ponte, Mensud è impegnato in una nuova battaglia: trasmettere alle nuove generazioni il senso perduto dell’unità. Divisa e avvelenata dal nazionalismo, Mostar non è più la Montmartre dei Balcani che era prima della guerra, ma due “ghetti” separati da un grande boulevard.
Sul campo della sua scuola calcio del Velez, la squadra storica di Mostar, Mensud guida un esercito di ragazzini. Il figlio di Mensud, Dzenan, il più bravo dei giovani calciatori del Velez, sogna di giocare in futuro in un club europeo. Come tutti i ragazzi del settore giovanile non ricorda la guerra ma il conflitto continua ad accompagnarli, come testimonia la divisione delle classi nella scuola di Dzenan tra studenti bosniaci e studenti croati…


Critica (1):Volevo fare un film sulla Mostar che non ho conosciuto, quella che la mia migliore amica, una ragazza mostarina, ricordava come una città gioiosa e multiculturale, prima che la guerra e il nazionalismo la spaccassero in due e la avvelenassero. Ho cercato ciò che poteva essere sopravvissuto, ammesso che qualcosa lo fosse, di quel passato in cui Mostar era la città di tutti. E’ così che ho trovato il Velez Football Klub. Prima del ’92, anno in cui esplose il conflitto, tutta la città andava allo stadio a gridare “Mostar nel cuore, Velez fino alla tomba”. Con la guerra tutto è cambiato. Il Velez non è più l’orgoglio di tutti, ma rappresenta una sola parte della città, e durante i derby tra le due squadre di Mostar, l’atmosfera è quella dello stato di assedio, con un migliaio di agenti, tra poliziotti, forze internazionali di pace e guardie di sicurezza. Nello stabile butterato per le granate e i proiettili dei mitra, il quartier generale del Velez, un pugno di uomini non ha smesso di credere nell’unità e sul campo della sua scuola calcio tutte le nazionalità sono benvenute.
Appena ho conosciuto Mensud, allenatore di un esercito di ragazzini e direttore della scuola, non ho avuto dubbi che dovesse essere il mio protagonista. Attraverso il rapporto tra lui, il figlio e la città ho cercato di raccontare la lotta per sconfiggere il nazionalismo e riportare in vita la città di tutti. Volevo raccontare la vecchia Mostar, ma forse, attraverso Mostar, ho raccontato quei luoghi, tra cui il mio Paese, in cui “i diversi” non si attraggono, ma si respingono e rendono la nostra civiltà sempre più piccola e meschina. Ma basta che un solo uomo con un po’ di coraggio che contagi un altro uomo con un po’ di coraggio e poi un altro ancora e tutto potrebbe cambiare, un giorno.
(dichiarazione della regista)

Mostar united è una co-produzione italo-slovena, in associazione con Multicanal (Spagna), Pbs BiH (Bosnia-Erzegovina), Tsi (Svizzera), Nrk (Norvegia), Lichtpunt (Belgio), TV Slovenjia (Slovenia), Yle (Finlandia).
Il progetto è stato sviluppato grazie al Programma Media dell’Unione europea.

Claudia Tosi è nata a Modena nel 1970. Ha studiato filosofia alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Nel 2004 realizza Private Fragments of Bosnia, Miglior Documentario al Genova Film Festival 2004 e al Mediterraneo Video Festival, 2005; selezionato all’Idfa 2004; a One World Human Rights festival, Praga, 2005; al Festival de’ Popoli, 2005.

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
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