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Daybooks of Edward Weston (The) - Daybooks of Edward Weston (The)


Regia:Katz Robert

Cast e credits:
Part I - How Young I was Part II - The Strongest Way of Seeing
Scritto: Robert Katz; fotografia: Philip Green; prodotto: Robert Katz; origine: USA 1965; durata: part I, 28' - part II, 28'.

Trama:Edward Weston (Highland Park, Illinois, USA, 24 marzo 1886 - Wildcat Hill, California, USA, 1º gennaio 1958) è stato uno dei più importanti fotografi della prima metà del '900. Lavorò molto in California e fu invitato al Salon of Photography di Londra.
Nel 1920 Weston fece una revisione dei propri lavori, nei quali fino a quel momento aveva prevalso l'uso dell'effetto flou, lo sfocato artistico.
Dal 1923 al 1926 lavorò in Messico accanto a Tina Modotti e fece amicizia con alcune personalità del Rinascimento messicano. Fu questo un periodo in cui ritrovò sé stesso e la sua strada stilistica iniziò a mutare. Era convinto che la fotografia servisse per catturare la vita e sotto qualunque forma essa si presentasse, l'unico modo possibile per farlo era attraverso il realismo.
Nel 1932 insieme ad altri fotografi, tra cui Ansel Adams, fondò il Gruppo f/64 (chiamato così perché in genere usavano l'apertura minima di diaframma degli obiettivi che impiegavano per ottenere la massima profondità di campo). Questo gruppo di fotografi fondò un'estetica che si basava sulla '"perfezione tecnica e stilistica": qualunque foto non perfettamente a fuoco, o perfettamente stampata, o montata su cartoncino bianco era "impura". Si trattava di una reazione violenta allo stile sdolcinato e sentimentale che in quegli anni aveva reso celebri i fotografi pittorici della California.
L'aspetto principale della visione di Weston fu il suo insistere continuamente sul fatto che il fotografo doveva già "visualizzare la foto dentro di sé prima ancora di scattarla".
Nel 1946 Edward Weston iniziò a soffrire di Parkinson e nel 1948 scattò la sua ultima fotografia a Point Lobos. Morì il 1º gennaio 1958.

Critica (1):Durante l’arco della sua vita, il celebre fotografo americano Edward Weston (1886-1958) ha tenuto una serie di diari racco­gliendo meticolosamente le sue emozioni come uomo e artista. I diari, che rappresentano quindi una preziosa testimonianza dell’evoluzione del grande fotografo, sono illustrati con immagi­ni della sua vita. In particolare, la prima sezione del documen­tario analizza la filosofia che sottintende l’opera di Edward Weston, la narrazione tratta direttamente dai diari accompagna la visione di foto appartenenti al suo periodo soft-focus, astratte e le altre scattate in Messico. I suoi figli, la sua seconda moglie e un suo ex allievo discutono dell’artista e del loro rapporto con esso. La seconda parte del documentario, attraverso la visione delle opere di Edward Weston, mostra come il fotogra­fo americano ritrasse la realtà senza idee preconcette. Fotogra­fie che riflettono l’obiettività e la semplicità di espressione: da quelle del suo studio in California alla serie sulla difesa civile, per finire con i ritratti del suo grande amore Tina Modotti.
a cura di Jacopo Mazzolin e Simone Romano

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
Robert Katz
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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