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Cittadino si ribella (Il)


Regia:Castellari Enzo G.

Cast e credits:
Soggetto e sceneggiatura: Massimo De Rita, Dino Maturi; fotografia: Carlo Carlini; musiche: Maurizio De Angelis, Guido De Angelis; montaggio: Gianfranco Amicucci; scenografia: Umberto Turco; costumi: Franco Antonelli; interpreti: Franco Nero (ing. Carlo Antonelli), Renzo Palmer, Romano Puppo, Massimo Vanni, Nazzareno Zamperla, Renata Zamengo, Giancarlo Prete, Barbara Bach; produzione: Mario Cecchi Gori per Capital Film; origine: Italia, 1974; durata: 105’. Vietato 14

Trama:A Genova, durante una rapina in banca, l'ingegner Carlo Antonelli viene preso in ostaggio dai banditi (tre), pestato a sangue e abbandonato in un'auto. Poiché la polizia non sembra molto disposta ad aiutarlo, egli giura di ritrovare da solo i delinquenti e di ucciderli. Munito di macchina fotografica, riesce a cogliere sul fatto un giovane rapinatore, Tommy; ricattandolo, lo costringe a procuragli delle armi e a metterlo in contatto, col pretesto di un "colpo" da fare, coi peggiori arnesi della malavita. Tra questi Antonelli ritrova i suoi tre rapinatori, ne scopre il covo, chiama la polizia: avvertiti, forse, da qualcuno del commissariato, i malviventi fuggono prima che arrivino gli agenti. Senza darsi per vinto e avendo ora dalla sua lo stesso Tommy, col quale ha fatto amicizia, Antonelli finge di essere stato rapito per costringere la polizia a intervenire. Mentre gli agenti setacciano il mondo della malavita, i tre banditi, scoperto il suo rifugio, tentano di uccidere l'ingegnere. Nello scontro, che avviene in un capannone deserto, i delinquenti muoiono, ma anche Tommy perde la vita.

Critica (1):Genova, rapina in banca. L'ingegner Antonelli, derubato, pestato a sangue e preso in ostaggio dai banditi, giura di vendicarsi ammazzandoli. Poiché la polizia non sembra molto disposta ad aiutarlo (il commissario addirittura lo rimprovera d'essersi ribellato), farà tutto da sé. La sua ragazza e un amico avvocato cercano di distoglierlo dal proposito, ma l'uomo è irremovibile: figlio di un partigiano che invitò gli italiani a rivoltarsi contro i tedeschi, oggi crede suo dovere di cittadino sostituirsi alle forze dell'ordine.
Spinto dall'odio, e munito di macchina fotografica, pianta il suo lavoro e si trasforma in segugio. Sulle prime gli va male, perché frugando in un covo di teppisti trova soltanto botte e calci, ma la fortuna lo assiste quando riesce a fotografare sul fatto un giovane rapinatore, Tommy. Ricattandolo, lo costringe a metterlo in contatto con i peggiori arnesi della malavita, e fra questi riconosce i suoi tre nemici personali che lo colpirono in banca. Nell'ora in cui costoro sono riuniti, ed è facile acciuffarli, avvisa la polizia, ma questa, forse avvertita da qualcuno, arriva in ritardo. Ora l'ingegnere è su tutte le furie, e rischia la galera per oltraggio al commissario. Sicché riprende la caccia, e grazie a Tommy, col quale ha fatto amicizia, rintraccia i tre banditi. Nuova razione di botte, ma finalmente ricambiate. Quando i banditi per rivalsa gli incendiano la casa, il nostro finge d'essere stato rapito per costringere la polizia a intervenire, e registra su nastro i suoi sospetti sulle connivenze fra poliziotti e malavita. La resa dei conti avviene in un capannone deserto: tutti i delinquenti muoiono ammazzati dall'Antonelli, e anche Tommy, che s'era attaccato alla speranza di possedere un garage in società con l'ingegnere, perde la vita. Antonelli accetta che tutto il merito dell'operazione vada alla polizia, ma un altro cittadino è lì pronto a prenderne il posto: «La gente è stufa di rischiare la pelle ogni volta che esce di casa».
Scrupolosamente attenendosi ai modelli americani, Il cittadino si ribella si inserisce con decoro nel filone del cinema sulla polizia e sulle inquietudini dei privati, che di fronte alla dilagante criminalità, colpiti nei propri interessi, sono tentati di farsi giustizia da soli, privi di fiducia, a torto o a ragione, nelle istituzioni chiamate a proteggerli. E dunque portati a compiere delitti ancor maggiori di quelli di cui sono stati vittime. A differenza di consimili prodotti, Il cittadino si ribella tuttavia non glorifica l'iniziativa personale: piuttosto pone con schiettezza il problema perché se ne discuta e si valutino i rischi d'ogni azione sviluppata, per un malinteso senso dell'onore, fuori dei binari dell'ordine. Nel contempo richiama l'attenzione sull'imbarazzo della polizia, talvolta in troppo stretti rapporti con i malfattori, talaltra, come ben sappiamo, impotente a risanare il paese. Lo spettatore senza pregiudizi ne ricava così un quadro molto inquietante della situazione in cui ci troviamo, ma anche un invito a tenere i nervi saldi.
Diretto con stile stringato e sufficiente senso drammatico da Enzo G. Castellari (la sceneggiatura è Massimo De Rita e Dino Maiuri), il film ha per interprete un Franco ero duro e cocciuto, Barbara Bach nella parte della sua ragionevole amica e fra gli altri i funzionali Giancarlo Prete e Renzo Palmer, svelti di mano.
Giovanni Grazzini, Il Corriere della Sera,19/9/1974

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
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