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Ritorno a L'Avana - Retour à Ithaque


Regia:Cantet Laurent

Cast e credits:
Sceneggiatura: Leonardo Padura, Laurent Cantet; fotografia: Diego Dussuel; montaggio: Robin Campillo; interpreti: Isabel Santos (Tanía), Jorge Perugorría (Eddy), Fernando Hechevarrìa (Rafa), Néstor Jiménez (Amadeo), Pedro Julio Díaz (Aldo); produzione: Full House, in coproduzione con Orange Studio, Haut et Court, Funny Balloons, Panache Productions, La Compagnie Cinematographique; distribuzione: Lucky Red; origine: Francia, 2014; durata: 90’.

Trama:Cinque amici si riuniscono su una terrazza che si affaccia sulla città dell'Avana. Stanno festeggiando il ritorno di uno di loro, Amadeo, che è stato 16 anni in esilio a Madrid. Nel corso di una lunga nottata, che va dal tramonto all'alba, verranno a galla antichi rancori e segreti così come le speranze giovanili - disilluse dalla realtà cubana - di costruire un mondo migliore. Tuttavia, la loro amicizia riuscirà a vincere sull'amarezza...

Critica (1):Girare un film a Cuba, sulla situazione sociale dell'isola, non deve essere stato facile. «È stato, infatti, abbastanza difficile», dice Laurent Cantet (…) «Siamo stati in balìa di complicate condizioni meteorologiche». Il meteo, va bene, ma la censura? I racconti dei cinque personaggi del suo nuovo film Ritorno all'Avana (…), i loro sogni infranti, le speranze e le disillusioni, quelle carriere spezzate dalla Revoluciòn non devono essere stati graditi al regime dei Castro. «Mai, né durante la scrittura, né durante le riprese, abbiamo avuto ingerenze del governo o problemi di censura». Il bisogno di raccontare quello che oggi chiama 'l'enigma Cuba' («Per una cosa che pensi di avere capito, di tante altre vedi solo la facciata») è venuto a Cantet durante le riprese di un film collettivo, 7 giorni all Avana. Autore di uno degli episodi più interessanti (e fuori dai cliché) del film – sulla santeria e sul sincretismo religioso – su quel set di tre anni fa il regista di La classe (Leone d'Oro 2008) incontra lo scrittore cubano Leonardo Padura. Nasce un'amicizia, decidono di scrivere un film insieme: un film che, attraverso le parole di chi la Revoluciòn l'ha vissuta, di chi è rimasto sull'isola e di chi invece se ne è andato, racconti la situazione cubana. «Abbiamo riflettuto sul ritorno di un esiliato – Amadeo, dopo sedici anni in Spagna – basandoci, certo, sui libri di Padura nei quali l'esilio è un tema ricorrente; ma anche su che cosa significhi vivere oggi all'Avana. Padura non ha mai voluto lasciare l'isola. Lui è un po' in ogni personaggio. Il film, in fondo, racconta anche la sua vita».
Per Laurent Cantet quegli amici in terrazza sono cinque tasselli dell'enigma Cuba. «L'esule è uno scrittore il quale, appena uscito da Cuba, ha perso l'ispirazione. Ritorna perchè è sicuro di ritrovarla. C'è poi un pittore censurato dal regime, ridotto a dipingere quadri "alimentari". C'è una dottoressa che guadagna 20 dollari al mese (nel maggio scorso triplicati dal governo, ndr. ), tutti i figli a Miami, divorata dall'amarezza. E ci sono un idealista – ingegnere nero che si arrangia con lavori clandestini – e un piccolo dirigente che, in maniera disinvolta, vive meglio degli altri. Non li giudico. Li mostro, e basta».
D film si svolge dal tramonto all'alba su una “azotèa”: parcelle private ricavate da grandi terrazze condominiali, stanze all'aperto molto importanti nell'economia sociale habanera. «Il brutto tempo ci ha costretti a girare la scena della cena in interni, ma non è andata male. Volevo che il film si svolgesse tutto all'aperto, con la notte che cade e le luci delle automobili sul “malecòn”, il lungomare dell'Avana». Scritto molto bene e critico verso il regime (alla fine Amadeo rivelerà la tragica causa del suo esilio), recitato in maniera straordinaria – i cinque attori, tra i quali Jorge Perugorrìa, protagonista di Fragole e cioccolato (1992), sono tra i migliori di Cuba – Ritorno all'Avana è un film intimo, ipotizzabile anche su un palcoscenico. Ma definire teatrale un film irrita, di solito, i registi cinematografici. «A me non dà fastidio, anzi, m piace l'idea che potrebbe avere una vita diversa». Già nel listino Lucky Red per la prossima stagione cinematografica, dolo Venezia Ritorno all Avana andrà a Sai Sebastian e Toronto. «Il mio sogno sarebbe poterlo accompagnare in dicembre al Festival dell'Avana –dice Cantet – ma il permesso di girare non assicura purtroppo una distribuzione cubana. Non per ora, almeno».
Laura Putti, la Repubblica, 23/8/2014

Critica (2):

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