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Qualcosa di meraviglioso - Fahim


Regia:Martin-Laval Pierre-François

Cast e credits:
Sceneggiatura: Pierre-François Martin-Laval; musica: Pascal Lengagne; fotografia: Régis Blondeau; montaggio: Reynald Bertrand; interpreti: Gérard Depardieu (Sylvain Charpentier), Ahmed Assad (Fahim Mohammad), Isabelle Nanty (Mathilde), Pierre Gommé (Eliot), Didier Flamand (Fressin); produzione: Waiting For Cinema; distribuzione: Bim; origine: Francia, 2019; durata: 107’.

Trama:Costretto ad abbandonare il natio Bangladesh, Fahim a otto anni è già un prodigio degli scacchi quando arriva a Parigi con il padre. Poiché viene rifiutato loro asilo, vivono come immigrati clandestini e piombano in una spirale di vagabondaggio e disperazione. Con un colpo di fortuna, però, Fahim viene presentato a uno dei più importanti coach di scacchi di Francia, Sylvain, che lo trasformerà in un campione.

Critica (1):A dirigere Qualcosa di meraviglioso è Pierre-François Martin-Laval, regista, attore e sceneggiatore francese. Nato a Marsiglia nel 1968, all'età di vent'anni ha cominciato a studiare recitazione sotto la direzione di Isabelle Nanty ed è frequentando i suoi corsi che ha modo di conoscere Marina Foïs, Élise Larnicol, Maurice Barthélémy, Jean-Paul Rouve e Pascal Vincent, con cui forma il gruppo comico Les Robins des Bois. Il gruppo va avanti con successo fino all'anno 2000 quando gli attori hanno deciso di separarsi per tentare le carriere da solisti. Ha avuto così inizio per Martin-Laval un percorso fatto di ruoli secondari al cinema in film come Asterix & Obelix. Missione Cleopatra o RRRrrrr!!!. Nel 2006 ha invece deciso di debuttare come regista con la commedia Essaye-moi. Per i suoi lavori successivi, ha fatto affidamento su alcuni dei fumetti più famosi in Francia: King Guillaume, Les Profs e Le Profs 2 (di cui esiste anche un remake italiano, Arrivano i prof), e Gaston Lagaffe. Qualcosa di meraviglioso segna il suo debutto nel mondo del lungometraggio drammatico.
"Qualcosa di meraviglioso è un film a cui ho lavorato molto", ha evidenziato il regista. "Ho condotto ricerche per anni ed è dedicato anche alla figura del maestro di scacchi di Fahim, morto prima che il mio lavoro prendesse forma. Ho puntato sull'iperrealismo e, pur non facendone un documentario, ho voluto concentrare la mia attenzione su aspetti poco cinematografici parlando di legislazione, norme per ottenere l'asilo politico o estradizioni. Per non sbagliare, sono stato ovunque: dalle associazioni umanitarie alle prefetture, dalle case popolari ai commissariati. Ho inoltre usato all'inizio del film immagini d'archivio per sottolineare come tutto fosse vero".
Protagonista principale di Qualcosa di meraviglioso nei panni dell'eponimo campione di scacchi è Ahmed Assad, alla sua prima esperienza di attore. Ha raccontato Martin-Laval di aver dato vita a un lungo casting prima di trovare il volto giusto: "Con il responsabile del casting abbiano girato per mesi tutti i quartieri di Parigi dove sono soliti raggrupparsi gli immigrati del Bangladesh. Non avendo trovato nessuno, mi sono recato anche in provincia ma non c'è stato molto da fare. Un giorno, per caso, ho visto una foto di un bambino di dodici anni il cui viso sembrava perfetto. Una volta presentatosi al provino, ho scoperto che era alto 1 metro e 75, spropositato per il personaggio. Fortunatamente, con lui c'era un suo amico, Assad, che aveva tutti i requisiti giusti. Curiosamente o forse per volontà del destino, Assad era arrivato in Francia solo tre mesi prima. Del Bangladesh e alla sua prima esperienza è anche Mizanur Rahaman, colui che abbiamo scelto per prestare il volto a Nura, il padre di Fahim".
Sylvain, il maestro di scacchi la cui figura è ispirata a quella del vero (e compianto) Xavier Parmentier, è interpretato da Gérard Depardieu, mito del cinema francese due volte vincitore di un premio César come miglior attore protagonista (per L'ultimo metrò e Cyrano de Bergerac). Isabelle Nanty, maestra e spesso musa di Martin-Laval, gioca invece il ruolo di Mathilde, un personaggio scritto appositamente per lei.
Filmtv.it

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Critica (3):

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