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Verifica incerta - Verifica incerta - Disperse Exclamatory Phase)


Regia:Grifi Alberto

Cast e credits:
Co-regia: Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi (1964 - '65); colore, 35/ 16mm, cinemascope a piacere, quadrifonia, 50' circa; con James Stewart, Jennifer Jones, Humphrey Bogart, Bette Davis, Kirk Douglas, Susan Hayward, Marcel Duchamp (protagonista morale), Leslie Caron, Rossano Brazzi, la regina Elisabetta d'Inghilterra, Clark Gable, Deborah Kerr, Victor Mature, Gregory Peck, Henry Fonda, Rock Hudson, Tyrone Power, Gary Cooper e molti altri.

Trama:150000 metri circa di pellicola. 15000 lire. Una vecchia Prevost col piano di legno. Nasce così "Verifica incerta", dalla pellicola del grande cinema hollywoodiano degli anni Cinquanta, destinata al macero. Un film sul cinema attraverso gli scarti che il cinema stesso produce. Grifi e Baruchello salvano la pellicola trouvée dal macero e le ridonano vita. Come a dire che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si ricicla, e che le immagini sono fatte per essere viste e non bruciate.

Critica (1):... era ancora più evidente l'ideologia guerrafondaia di quei western, lasciando tutte le attese e le inquietudini del cow-boy che prende eternamente la mira; ci incrociavamo contro-campi da film diversi, introducevamo controcampi sbagliati, e costruivamo altre storie, anche: per esempio il cambiamento di sesso di Eddie Spanier. Mescolammo le lotte corpo a corpo dei pellerossa contro i soldati della cavalleria yankee, dei Sik rivoltosi contro le sentinelle dell'esercito inglese; gli aggressori (scuri di pelle) saltavano addosso alle loro vittime (visi pallidi) agguantandole per le terga... le coppie si rotolavano convulsamente nella sabbia degli accampamenti nel deserto dell'Arizona o nelle praterie del Colorado finché qualche commilitone "dei nostri" interveniva per salvare il sottomesso con un colpo di Winchester o di una Colt... Poi intrecciammo queste scene col compagno d'armi di Eddie Spanier interrogato sul lettino operatorio, che fa vedere agli ufficiali una foto in cui è abbracciato cameratescamente a Eddie sorridendo al fotografo e confessa con un filo di voce: "abbiamo fatto la guerra insieme, ci siamo sposati da due mesi, nessuno lo sa, nessuno lo sa..." Così, attraverso questi slittamenti di montaggio, facevamo emergere le pulsioni che quei film rimuovevano: la temutissima omosessualità maschile di quegli eroi muscolosi, virili e maccartisti, allevati a latte e bistecche; i nipoti dei pionieri che avevano ripulito l'America dai pellerossa e che avevano a loro volta "salvato" la Corea dai comunisti e il mondo dai giapponesi con le bombe di Hiroshima e Nagasaki...
(Alberto Grifi)

Critica (2):"Dopo la prima proiezione ne fu fatto un controtipo in 16mm (la colonna fu trascritta in ottico) dal quale derivano le copie ancora in circolazione. Alcune copie pirata sono state fatte in Germania e a Parigi partendo dai positivi e dunque di qualità ancora più scarsa. Nella stampa del nostro controtipo fu conservata la distorsione delle immagini (appiattite dal mancato uso della lente cinemascope) e fu mantenuto il primitivo sfasamento tra queste e la colonna sonora. Anche il colore è quello del materiale originale ottenuto senza variare la filtrazione in corso di stampa" (Gianfranco Baruchello).
La distruzione e il rimontaggio dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni '50 e 60 (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero. Il film originale era costituito dagli spezzoni delle pellicole incollati con lo scotch tape secondo schemi di montaggio senza precedenti (la sceneggiatura era il punto di arrivo non di partenza del film) e risultati da una cernita iniziale fatta mediante l'uso della tabella dei numeri casuali (random numbers). Le storie, tra incendi, naufragi, catastrofi naturali e guerre di tutte le specie ed epoche, si incastrano l'una nell'altra più o meno in modi del genere: Audrey Hepburn da un aereo da turismo bombarda il sommergibile del nazista Curd Jurgens; Sua Altezza reale la regina d'Inghilterra si intromette in un affare di cuore tra il faraone Victor Mature e una ballerina palestinese amica di Gesù Cristo, mentre, sempre Victor Mature, nei panni di un gangster fa irruzione nel Restaurant Katacomben dove fa una rapina per liberare la moglie prigioniera dei vichinghi, alla Santé a Parigi. Proiettato per la prima volta a Parigi, nel maggio del 1965, presentato da Marcel Duchamp, cui era dedicato, davanti a un pubblico d'eccezione (Man Ray, Max Ernst, .John Cage, entusiasta della colonna sonora).
Alberto Grifi, Verifica Incerta, in Roberto Silvestri (a cura di), Il cinema contro di Alberto Grifi, Anteprima per il cinema indipendente italiano, Bellaria 1993

Critica (3):

Critica (4):
Alberto Grifi
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