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Uomo che vendette la sua pelle (L') - The Man Who Sold His Skin (The)


Regia:Kaouther Ben Hania

Cast e credits:
Sceneggiatura: Kaouther Ben Hania; fotografia: Christopher Aoun; musiche: Amine Bouhafa; montaggio: Marie-Hélène Dozo; scenografia: Sophie Abdelkefi; costumi: Randa Khedher; effetti: Jean-Michel Boublil; suono: Anders Billing, Leny Andrieux; interpreti: Yahya Mahayni (Sam Ali), Dea Liane (Abeer), Koen de Bouw (Jeffrey Godefroi), Monica Bellucci (Soraya Waldy), Saad Lostan (Ziad); produzione: Tanit Films, Cinetelefilms; distribuzione: Wanted Cinema; origine: Tunisia, Francia, Germania, Belgio, Svezia, 2020; durata: 100'.

Trama:Sam Ali è un giovane siriano sensibile e impulsivo che ha lasciato il suo Paese per il Libano per sfuggire agli orrori della guerra. Per poter viaggiare in Europa e raggiungere l'amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più controversi del mondo. Trasformando il suo corpo in una straordinaria opera d'arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe significare tutt'altro che libertà.

Critica (1):Sam Ali (Yahya Mahayni, Premio Orizzonti al Miglior Attore nello scorso Festival del Cinema di Venezia) vende la sua pelle ad un eccentrico (e mefistofelico, come ammette lui stesso) artista milionario (Koen De Bouw) che vuole fare della sua schiena un’opera d’arte di denuncia, tatuandovi un enorme Visa per l’area Shengen. Costretto a rifugiarsi in Libano dalla Siria a causa di un’esclamazione considerata pericolosa e a vedere la donna che ama (Dea Liane) sposare un ricco uomo con il quale si trasferirà a Bruxelles, a Sam non resta altro che vendere parte della sua libertà diventando un quadro vivente per ottenerne una più grande: quella di potersi muovere e di poter raggiungere il Belgio. Ecco il paradosso, lo scambio che comporta sempre ad una perdita in nome di un acquisto più “conveniente”.
Veronica Orciari, sentieriselvaggi.it, 21/4/2021

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
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