RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
; Archivio film Rosebud; ; Archivio film Rosebud
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 

 > Aree tematiche > Cultura e spettacolo > Archivio film Rosebud > Elenco per titolo > 

Sulla strada di casa


Regia:Corapi Emiliano

Cast e credits:
Soggetto e sceneggiatura: Emiliano Corapi; fotografia: Raoul Torresi; montaggio: Andrea Maguolo; scenografia: Ettore Guerrieri; costumi: Ilaria Albanese; musiche: Giordano Corapi; interpreti: Donatella Finocchiaro, Vinicio Marchioni, Daniele Liotti, Claudia Pandolfi, Fausto Maria Sciarappa, Vincenzo Scuruchi; produzione: Marvin Film; origine: Italia, 2011; durata: 83’.

Trama:Alberto, un piccolo imprenditore ligure, è costretto a diventare il corriere di un’organizzazione criminale per salvare la propria azienda. Alla vigilia di uno dei suoi “viaggi”, alcuni uomini armati fanno irruzione nella sua villetta, gli sequestrano la famiglia intimandogli di portare a loro il carico che si accinge a ritirare. Alberto, costretto a subire il ricatto, attraverserà l’Italia per effettuare il ritiro.

Critica (1):[...] Sulla strada di casa è un coraggioso prodotto nostrano che ci auguriamo di (ri)vedere molto presto anche in sala.
(www.ilsole24ore.com, 25/03/2011)

Critica (2):[...] I sette film in concorso (al Bergamo Film Meeting n.d.r.) sono specchio della realtà, come l’unico italiano, Sulla strada di casa, opera prima di Emiliano Corapi che usa la formula del road movie per raccontare il soccombere di un piccolo imprenditore ligure ai ricatti della criminalità organizzata.
(www.larepubblica.it, 12/03/2011)

Critica (3):[...] Il film italiano è una sorta di giallo venato di thriller al cui centro ci sono delle persone normali che si trovano a dover affrontare una situazione anormale. Corapi gioca bene la carta dell’attesa, della crescita della tensione, dello spiazzamento quando non addirittura del ribaltamento.
(Andrea Frambrosi, L’eco di Bergamo, 16/03/2011)

Critica (4):Dopo il caloroso successo tributato da parte del pubblico di Bergamo Film Meeting, che assisteva alla sua prima proiezione pubblica, al primo (e unico) film italiano in concorso Sulla strada di casa, opera prima di Emiliano Corapi, abbiamo fatto una chiacchierata con Daniele Liotti, l’interprete del film, uno dei volti emergenti dei cinema e della televisione italiani.
Come le sembra sia andata la prima del film, gli chiediamo: «Dall’atmosfera della sala – ci risponde – dal livello di attenzione e di concentrazione e dagli applausi finali credo proprio che il film sia piaciuto. C’è stata molta gente che all’uscita mi ha fatto i complimenti. Credo che sia stato capito anche perché è piuttosto amaro, difficile, duro, tosto, un film che lascia però molti spunti di riflessione tanto che è un po’ difficile anche per me parlarne così a caldo».
Presentandolo in sala, parlavate di un film che non è stato facile da produrre: «Bisogna considerare che è un film totalmente indipendente fatto con pochissimi soldi. Tutti gli attori e i tecnici hanno lavorato per amicizia, abbiamo percepito un rimborso spese ma non un cachet».
La storia è molto particolare, come avete lavorato con il regista per costruire i personaggi, il suo soprattutto? «Mi sono innamorato subito del personaggio che poi ho interpretato. Lui e l’altro protagonista rappresentano, in fondo, un unico personaggio, sono due uomini “in minore” colti in un momento particolare della loro vita. Uno che ha problemi sul lavoro: non ne parla con la moglie perché non ne ha il coraggio e accetta di entrare in traffici loschi. Cerca di risolvere i suoi problemi sapendo di fare qualcosa di sbagliato».
Infatti – chiediamo ancora a Liotti – è molto interessante il racconto di queste due vite che ad un certo punto si intersecano, interscambiandosi... «È come un passaggio di testimone tra i due. Il mio personaggio forse è ancora più immaturo, è forte con i deboli ma è un agnellino con i più forti. La spia è il rapporto conflittuale con la moglie. La possibilità di riscatto da questa vita mediocre gli viene data paradossalmente dall’atto cruento che compie. Da quello c’è il punto di svolta che lo porta ad una sorta di catarsi».
Tornando al film, nel panorama del cinema italiano odierno, fortemente incentrato sulla commedia, perché avete scelto un tema così inusuale? «L’ho scelto proprio perché dalla lettura della sceneggiatura avevo capito che esulava dal solito panorama dei film italiani di genere. Quest’anno è stato caratterizzato infatti da commedie “multitrama” come le chiamo io perché sembra che non si riesca più a fare un film con una trama sola, bisogna metterci cinque o sei storie. La cosa che mi ha colpito è, e lo cito con tutta l’umiltà del caso, la somiglianza con il film dei fratelli Coen, Non è un paese per vecchi con l’inseguimento dei due personaggi. E poi mi piaceva confrontarmi con la piccolezza di questi due personaggi, la vera sfida del film era quella di portare lo spettatore fino ad un certo punto e poi abbandonarlo in maniera repentina e violenta e riuscire a farlo affezionare al secondo personaggio. Credo che il regista, anche se con qualche ingenuità tipiche di un’opera prima, ci sia riuscito». Quale sarà il suo prossimo progetto? «Un film per Raiuno in due puntate sul tema del brigantaggio, diretto da Paolo Poeti».
(Andrea Frambrosi, L’eco di Bergamo, 18/03/2011)
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 06/20/2011
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale