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Koudelka fotografa la Terra Santa - (Koudelka Shooting Holy Land)


Regia:Baram Gilad

Cast e credits:
Sceneggiatura: Gilad Baram, Elisa Purfürst; fotografia: Gilad Baram; musiche: Tobias Purfürst; montaggio: Elisa Purfürst; interpreti: Josef Koudelka; produzione: Nowhere Films; distribuzione: Lab80; origine: Germania, Repubblica Ceca, 2015; durata: 76'.

Trama:Per cinque anni, nel corso di diverse visite protratte dal 2008 al 2012, il giovane fotografo e regista israeliano Gilad Baram ha accompagnato il celebre fotografo dell'agenzia Magnum Josef Koudelka nel suo lungo viaggio in Terra Santa, fornendo assistenza, supporto logistico e traduzioni, dalle 7 del mattino fino alla scomparsa della luce. L'esperienza sembra avergli segnato la vita in molti modi, non solo professionalmente, fornendogli l'occasione di realizzare il documentario che affianca le fotografie in bianco e nero scattate da Koudelka, ai filmati che riprendono il processo creativo e solitario di uno dei più grandi maestri viventi della fotografia, a Gerusalemme est, Hebron, Ramallah, Betlemme e in vari insediamenti israeliani dislocati lungo il percorso della barriera che separa Israele e Palestina.

Critica (1):Capii che dovevo cercare di adottare il suo modo di guardare il mondo. Ho cominciato a rallentare e sviluppare un linguaggio visivo che fosse più connesso alla fotografia e meno all’immagine in movimento, stabilizzando la mia videocamera su un treppiede e lasciando che Koudelka si muovesse nella composizione, il che fu la chiave. Stavo trovando il modo di connettere l’immagine in movimento con quella fissa, fotografica. Una volta presa questa via, è stato un lungo procedere a tentativi ed errori, osservando e imparando. Questo film è un risultato di questo processo. [...]
Josef mi ha fatto una sola domanda – cosa avessi imparato durante il nostro tempo insieme e durante il mio lavoro a questo film. La prima cosa a cui ho pensato è stata che avevo imparato a guardare, su più livelli. In senso fotografico, guardare alla composizione, alle luci, alle location, e così via, ma ho anche imparato a osservare alcune cose a cui mi era stato insegnato di non guardare. Questo tempo con Josef ha aperto una finestra per me, mi ha permesso di prendere davvero il tempo necessario per guardare, lasciando a ciò che vedevo il tempo di “risuonare”.
(Note di regia, dal sito di Lab 80)

Critica (2):"Se il gigantesco muro annulla tutto, occultando la bellezza di un paesaggio antico, Koudelka, con il suo bianco e nero contrastato, conferisce bellezza e poesia, un senso monumentale, a quel cemento, a quelle crepe, a quei reticoli, a quelle strade vuote. [...] La sua serenità è quella che ha già vissuto simili situazioni, di chi è cresciuto in una zona di confine, nella cortina di ferro, separata da un altro muro. Di chi ha perso amici e famigliari e ha dovuto lasciare il suo paese. [...] Koudelka Shooting Holy Land è un documentario su un artista e il suo processo creativo, e in questo modo un’opera teorica che fa dialogare cinema e fotografia, immagini in movimento e immagini fisse, colore e bianco e nero."
(recensione di Quinlan, dal sito di Lab80)

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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