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Giorni della vendemmia (I)


Regia:Righi Marco

Cast e credits:
Sceneggiatura: Marco Righi; aiuto regia: Roberto Rabitti; fotografia: Alessio Valori; montaggio: Marco Righi; suono in presa diretta: Federico Mammana; scenografia e costumi: Giorgia Mandriani; musiche originali: Roberto Rabitti; interpreti: Lavinia Longhi (Emilia), Marco D’Agostin (Elia), Gian Marco Tavani (Samuele), Maurizio Tabani (William), Claudia Botti (Maddalena), Elide Bertani (grandma Maria), Luigi Gandolfi (Giovanni), Rossella Torri (amica Maddalena), Claudio Binini (amico William), Emiliano Bisaegna (amico Samuele); produttore esecutivo: Simona Malagoli; produzione: Ierà; origine: Italia, 2010; durata: 80’.

Trama:1984. Nel settembre ancora torrido di quella provincia rurale emiliana più intrisa di cattolicesimo e socialismo nostrano, Elia vive con i genitori: William, con una forte inclinazione ideologica al marxismo, e Maddalena, fervente cattolica; insieme alla anziana nonna, Maria. Il tempo è quello del raccolto e ad aiutare nel vigneto adiacente casa, dalla città, arriva Emilia, la nipote ormai grande di una coppia di compaesani. La giovane donna decide di tornare per un breve periodo dai nonni di campagna per scrivere la tesi e nel frattempo guadagnarsi un viaggio che ha in mente. Presuntuosa e disinvolta Emilia è una rivoluzione nell’ordine della quotidianità dell’adolescente di provincia. Come se non bastasse, a movimentare il fine estate di Elia, dopo un’anno passato in giro per l’Europa, ritorna anche Samuele, il primogenito della famiglia. Un ex-settantasettino ora giornalista musicale per l’estero.

Critica (1):"Sulla mia terra, semplicemente ciò che sono mi aiuterà a vivere"
Pier Vittorio Tondelli

Da poco terminato di produrre - e non ancora presentato ufficialmente - il film opera prima del giovane esordiente sampolese Marco Righi, I giorni della vendemmia (prodotto da Ierà con sede a Reggio, con il patrocinio del Comune di San Polo e presentato da Indiosmundo, si annuncia come una delle più interessanti proposte del cinema italiano del 2010.
Il film, girato nella campagna reggiana nel periodo della vendemmia e ap­pena concluso, sarà presentato domani, sabato 2 ottobre, nella selezione ufficiale – unico italiano in concorso – alla 18esima edizione del Raindan­ce Film Festival di Londra (...).
Il film racconta la storia di un adolescente, Elia (Marco D'Agostin), che cresce nella provincia rurale emiliana dei primi anni Ottanta insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al mar­xismo, una madre molto cattolica e l'anziana nonna; con il fantasma di un fratello maggiore mai presente nella sua vita, Samuele (Gian Marco Tavani). I giorni della vendemmia è anche la storia della giovane Emilia (Lavinia Longhi) tornata dalla città in campagna, che con quel suo carat­tere presuntuoso almeno quanto disinvolto, è una rivoluzione nell'ordine della quotidianità dell'adolescente di provincia. Interpretata da splendida Lavinia Longhi (che ricordiamo per il bacio saffico dato a Monica Bellucci in Sanguepazzo, di M. T. Giordana ndr).
Un'ottima annata la si potrebbe dunque definire quella di cui, nelle sole due settimane in cui è stato girato il lungometraggio, si cominciano a in­travedere i primi frutti e i primi risultati di una produzione indipendente formata nella quasi-totalità da reggiani. La produzione del film è stata in­fatti curata da Ierà, una giovane casa di produzione di Reggio Emilia, fon­data da Simona Malagoli che dopo anni di esperienza nella produzione di filmati industriali e programmi televisivi, si occupa per la prima volta di un progetto cinematografico. La regia è firmata dal giovane Marco Righi, sampolese: "Un osservatore dallo sguardo profondamente intimo sulla crescita, del protagonista e del paese, nei quali i due ideali politici concorrenti sono così ben rappresentati dai genitori (...) Filmato in una bellissima campagna italiana, la foto­grafia ha fatto pieno uso delle meravigliose viti e delle case rurali nelle quali il film è stato girato". Questo è quanto si legge nella presentazione del film (tradotto Days of Harvest) al Raindance Film Festival, uno tra i più importanti festival del cinema indipendente europeo. Dove si aggiunge una menzione speciale al protagonista, all'esordio assoluto, Marco D'Agostin che interpreta Elia e a tutto il cast che "ha svolto un impressionante lavoro".
Il lungometraggio ricorda la figura dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, con una citazione da Altri Libertini ad apri­re la pellicola, il quale lo scorso 14 settembre avrebbe compiuto 55 anni. Sono presenti numerosi riferimenti culturali e le immagini estratte dall'archivio Rai che riportano l'ultimo struggente comizio di Enrico Berlinguer a Padova, poco prima della morte improvvisa. Il senso di straniamento di un padre ermetico, la rincorsa dei valori conservatori e religiosi della madre, la figura tenera della nonna e un fratello settantasettino alla scoperta di sé sono gli elementi e le dinamiche di un film che mostra, nonostante l'opera prima, una notevole maturità. (...)
Gazzetta di parma.it, 2/10/2010

Critica (2):I giorni della vendemmia, ope­ra prima dell'esordiente regista 26enne nato a Reggio ma residen­te nel paese della va] d'Enza, è sta­to prodotto da Ierà di Reggio con il patrocinio del comune di San Polo(...). Il lungometraggio, che ricor­da la figura dello scrittore correg­gese Pier Vittorio Tondelli con una citazione da `Altri Libertini' ad aprire la pellicola, si annuncia come una delle più interessanti proposte del cinema italiano del 2010. «Quando ho pensato a I giorni della vendemmia – spiega il regista – non avevo chiaro che potesse diventare un film. Pensavo a qualcosa di più breve come un mediometraggio. Poì, pe­rò, mi sono accorto che i personaggi cominciavano a vivere per davvero e avevano come l'esigenza di dimostrare qualcosa. Per questo è diventato un film. Un film delicato e intimo, personale ma non autobiografico, sulla mia terra – conclude Righi – e tra queste ci metto anche soggetto e sceneggiatura. Volevo entrare fisicamente dentro quel campo filmico e far sentire l’odore degli ambienti". (...)
Il Resto del Carlino Reggio Emilia, 3/10/2010

Critica (3):

Critica (4):
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