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Italica 150, viaggio a piedi dalla Vetta d'Italia a Capo Passero nel 150° anno dell'Unità nazionale


Regia:Tommasini Degna Serena

Cast e credits:
Soggetto: Enrico Brizzi, Serena Tommasini Degna; sceneggiatura: Enrico Brizzi, Serena Tommasini Degna; fotografia: Marcello Pastonesi; montaggio: Irene Baroni; interpreti: Enrico Brizzi, Marcello Fini, Francesco Monti, Flavio Allegretti; produzione: Littlebluefish in collaborazione con Francigena XXI; origine: Italia, 2011; durata: 90’.

Trama:7 aprile 2010. Enrico Brizzi e la sua squadra partono dalla Vetta D'Italia, in Alto Adige, per raggiungere Capo Passero, in Sicilia, il punto più meridionale della Repubblica. 90 giorni e oltre 2000 km per: «vedere dove comincia l'Italia, dove finisce e tutto quello che ci sta in mezzo (...) celebrare l'anniversario dell'Unità d'Italia percorrendone tutti i sentieri e le strade secondarie, per conoscere il volto del nostro Paese a 150 anni dalla sua unificazione» (Enrico Brizzi)

Critica (1):Che ci fa lo scrittore Enrico Brizzi, esploso nel 1994 a neppure 20 anni, col bestseller di culto Jack Frusciante è uscito dal gruppo, al 2° «Trento Film Festival a Milano-Cineprese che puntano in alto», (...)? Per la rassegna, curata da Alt(r)ispazi, Cineteca, Provincia, e dal festival trentino, Brizzi ha un posto riservato perché è protagonista e autore del soggetto di Italica 150, fresco di presentazione, sabato scorso a Trento, documentario fuori concorso.
La curiosità del film?
«È la registrazione di un viaggio a piedi dalla Vetta d'Italia a Capo Passero», risponde Brizzi. «L'idea mi è venuta un paio di anni fa, dopo un viaggio a Gerusalemme. Ho pensato che per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, e capire come sia oggi, non c'era niente di meglio che percorrere a piedi lo Stivale. Dopo 6 mesi di preparazione, avevo chiaro l'itinerario».
Viaggiare, scrivere, che rapporto c'è?
«Camminare è una mia pratica di conoscenza, la consiglio a tutti. Da un lustro mi esercito, e mi piace tantissimo, come la scrittura, che è un viaggio interiore. Viaggiare è una tecnica per vivere meglio, e mi serve per scrivere meglio».
L'avventura di «Italica 150» cosa le ha lasciato?
«La convinzione che l'Italia è unica, più che unita. Nella sua varietà, nella diversità di paesaggio, geografico e umano. Non ti fa mai rimpiangere altri paesi visitati».
Ne ha fatto il soggetto per il film (...). Che cosa dobbiamo aspettarci?
«Non il solito documentario di viaggio, ma una testimonianza in diretta, un reality che si vede fin dalle riprese, con immagini ballerine perché la regista aveva la camera in spalla. Uno spicchio di realtà che diventa specchio di tutte le realtà italiane».
Oltre alla regista, chi c'era con lei?
«C'erano i compagni di strada, Francesco Monti, e Marcello Pastonesi, fotografi del film, e poi gruppi di visitatori, che ho chiamato "squadre affluenti". Persone di ogni età le quali, saputo del mio progetto, si sono unite in varie tappe del tour».
Giancarlo Grossini, corriere.it, 12/5/2011

Critica (2):A piedi da Nord a Sud. Un viaggio a piedi, immaginato come un grande fiume che scorre lungo l’Italia e compiuto per capire qualcosa di più del nostro paese, nato 150 anni fa. L’hanno realizzato un manipolo di camminatori guidati dallo scrittore Enrico Brizzi, e ne è scaturita «una cornucopia per i frutti che ha prodotto». Una volta concluso, infatti, da «Italica 150» sono nati il documentario (...), un libro in uscita domani, una mostra fotografica allestita all’Archiginnasio fino al 14 gennaio (con gli scatti di Francesco Monti), un romanzo uscito la scorsa primavera e altri progetti ancora in cantiere...
Enrico Brizzi e i sodali di «Francigena XXI», l’egida sotto la quale si muovono i camminatori, sono partiti nell’aprile del 2010 dalla Vetta d’Italia «con la neve alla cintura», racconta lo scrittore, «per arrivare in un torrido pomeriggio di metà luglio a Portopalo di Capo Passero in Sicilia»: 2191 chilometri percorsi a passo d’uomo con lo zaino in spalla, tre paia di scarpe consumate a testa, 120 ore di girato per il docufilm e 16.582 foto scattate in totale. Morale? «L’Italia non può che essere una, la varietà è il suo patrimonio», sentenzia Brizzi.
Il film porta la firma dello scrittore e della regista milanese Serena Tommasini Degna, che ha seguito il gruppo di «psicoatleti», il termine coniato da Brizzi e diventato il nome del romanzo pubblicato da Dalai, per tutti i 90 giorni di cammino. (Nel libro) Brizzi, con Marcello Fini e Samuele Zamuner, hanno raccolto lo spirito del viaggio, appunti e approfondimenti storici e letterari sui luoghi visitati, nonché le risposte di nove italiani illustri (tra cui don Gallo, l’ora ex ministro Giorgia Meloni, Debora Serracchiani, Oliviero Beha, Luca Mercalli, Fabrizio Rondolino) alle domande che i viaggiatori hanno raccolto nei bar, le piazze, le strade.
bologna.repubblica.it

Critica (3):

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