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Casco d'oro - Casque d'or


Regia:Becker Jacques

Cast e credits:
Soggetto: Jacques Becker, Annette Wademant, Jacques Companeez; sceneggiatura: Annette Wademant, Jacques Becker, Jacques Companeez; fotografia: Robert Le Febvre; musiche: Georges Van Parys; montaggio: Marguerite Renoir; scenografia: Jean d'Eaubonne; costumi: Mayo; interpreti: Simone Signoret (Marie "Casco D'Oro"), Serge Reggiani (Manda), Claude Dauphin (Felix Leca), Raymond Bussières (Raymond), Gaston Modot (Danard), Loleh Bellon (Leonie Danard), Dominique Davray (Julie), William Sabatier (Roland), Yvette Lucas (la madre Adele), Paul Azais (Ponsard), Roland Lesaffre (Anatole), Jean Clarieux (Paul), Fernand Trignol (padrone de "L'Ange Gabriel"), Odette Talazac (una borghese), Paul Barge (Isp. Juliani), Paquerette (la nonna); produzione: Speva Films/Paris Film; distribuzione: Cineteca di Bologna; origine: Francia,1952; durata: 95'.

Trama:Parigi, quartiere di Belleville (lo stesso dei romanzi di Pennac), 1898. La bionda e bella prostituta Marie, detta Casco d'oro per il colore e l'acconciatura dei capelli, conosce il falegname (ma pregiudicato) Georges Manda e se ne innamora, ricambiata. Il giovane operaio, provocato, prima uccide il suo protettore Roland, poi, per vendetta, il capobanda Leca che aveva denunciato il suo amico Raymond per l'omicidio di Roland. Il finale tragico vedrà Marie alloggiata in una squallida pensione ad assistere all'esecuzione capitale di Manda.

Critica (1):Simone Signoret si chiamava in realtà Kraminker ed era una ragazzona tedesca con un corpo ingombrante e prorompente da valchiria e un viso di un'ingenuità infantile disarmante.
Serge Reggiani, invece, era nato a Reggio Emilia e - emigrato in Francia piccolissimo con la famiglia - era entrato nel mondo del cinema come parrucchiere. Il fisico da ballerino di tango, affi lato come la lama di un coltello, lo sguardo fiero, per lo più incorniciato da un paio di baffi volitivi che sono la pennellata in grado di designare "l'uomo del sud" a qualunque latitudine si manifesti.
Il loro incontro fatale, sullo schermo, è propiziato da un autentico genio della messa in scena e della direzione degli attori, vale a dire quel Max Ophuls che li volle insieme in Il piacere e l'amore (La Ronde,1950), in un episodio il cui titolo (La prostituta e il soldato) dice praticamente tutto sulla tipizzazione alla quale la coppia viene sottoposta. Ma Ophuls è un talento raffinato, destinato spesso a risultare ostico per il grande pubblico, e ci voleva Jacques Becker per sfruttare fino in fondo il potenziale di questa coppia di opposti che si attraggono irresistibilmente.
Cresciuto alla migliore delle scuole, quella di Renoir, Becker ne diventa una sorta di divulgatore, specializzandosi nella rappresentazione dell'universo della piccola malavita, riserva straordinaria di personaggi e di destini. Verso la fine della sua vita, la Signoret scriverà un'autobiografi a intitolata La nostalgia non è più quella di un tempo, espressione adattissima per descrivere la straordinaria ballata popolare di Casco d'oro, che si muove sullo sfondo di una belle epoque da cartolina, minuta e deliziosa, che fa contrasto con la natura melodrammatica della storia. Il falegname Reggiani, coraggioso e integerrimo, si muove con la studiata goffaggine degli attori di Vigo, mentre la Signoret con i suoi facili costumi e i suoi solidissimi principi prova a essere sensuale pur imbacuccata fra i pizzi e i mutandoni della nonna. Insieme, dolcissimi, percorrono le tappe di un modesto amour fou, compenetrandosi alla perfezione. Tutto ha inizio con una danza da osteria, lei gonfi a come una matrioska, lui con la mano in tasca, ed è merito della loro semplicissima bravura se questa danza riesce a prolungarsi fi no al termine del fi lm, evocando il fantasma di un'epoca passata con una concretezza tale per cui riusciamo a sentirne perfino l'odore.
Giacomo Manzoli, in "Coppie di fatto - i mestieri", a cura della Cineteca di Bologna

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
Jacques Becker
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