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Contatto (Il)


Regia:Dalpian Andrea

Cast e credits:
Soggetto, sceneggiatura e fotografia: Andrea Dalpian; montaggio: Andrea Dalpian, Giusi Santoro; suono: Diego Schiavo; produzione e distribuzione: PopCult; origine: Italia, 2020; durata: 71'.

Trama:Un cucciolo di lupo dorme, avvolto in una coperta, appoggiato ad una mano umana. Il rollio della macchina sembra cullarlo. È stato trovato solo, lungo un sentiero, e adesso sta viaggiando verso un centro di recupero per la fauna selvatica. Pochi giorni dopo nel centro di recupero arriva un altro cucciolo: insieme passeranno oltre un anno, in attesa di crescere abbastanza da poter tornare in natura. Il film racconta il viaggio emotivo dei due lupi, cercando di capire cosa abbiano provato durante questo periodo di convivenza con l’uomo. Sono in grado di capire il nostro intento? Qual è la loro percezione del tempo, della cattività e del ritorno in natura e come percepiscono il concetto umano di libertà?

Critica (1):"Il film cerca di entrare nel ritmo quotidiano dei lupi, in questa loro particolare parentesi di vita. Uno scorrere dei giorni molto diverso da quello cui siamo abituati. La sfida per lo spettatore è il cercare di entrare in un’altra percezione del tempo, dei suoni e nel linguaggio di un’altra specie.
All’inizio potrebbe risultare difficoltoso non comprendere chiaramente la sequenza degli eventi ma qui sta la ricerca del film, nel provare ad immedesimarsi nel disorientamento provato da un cucciolo che si trova improvvisamente lontano dalla propria madre, in mano ad esseri per lui alieni. Si tratta di provare a crescere con lui."
(dichiarazione del regista)

Critica (2):"Ulisse arranca e annaspa. Non è facile essere un cucciolo di lupo e ritrovarsi da soli. La terra è scivolosa e anche un piccolo tronco può essere un macigno da spostare o una montagna da scalare. L’erba tutto intorno è molto alta e attraversarla può essere molto dura, come in un lungo viaggio. Quello di un novello Ulisse, appunto. Ma presto ad Ulisse si unirà anche Achille e in due l’energia per esplorare il territorio, scoprirne gli odori, schivarne i pericoli, diventerà doppia. Così come raddoppierà il senso di sicurezza e di protezione che verrà dal dormire insieme, aggrovigliati in un’unica palla di pelo. Sarà facile diventare inseparabile ed è proprio questo che Ulisse e Achille diventeranno, due giovani e bellissimi lupi, inseparabili. La loro storia, durante il primo anno vissuto al Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, è la storia che il docufilm Il Contatto racconterà nelle sale cinematografiche italiane a partire da dicembre.
Un film particolare, senza voci e senza musiche, che trascinerà lo spettatore nel reale mondo dei lupi, fra la natura che accompagna ogni loro azione, nel silenzio di un habitat non sempre favorevole, fra i suoni e i fruscii di un ambiente che vedremo proprio attraverso gli occhi di Ulisse e Achille. Da cuccioli arruffati si trasformeranno in due splendidi esemplari adulti dagli occhi di un giallo fiammeggiante e dal pelo lucente, fino al giorno in cui si apriranno per loro le porte della libertà ignota, del ritorno alla natura, alla vita solitaria che spetta di diritto ad ogni animale selvatico.
Il Contatto è stato girato da Andrea Dalpian (l’unico autorizzato a riprendere i due lupi, in base alle rigide regole del Centro di recupero) per conto di POPCult casa di produzione indipendente che da anni collabora con il Centro e che condivide le modalità di protezione degli animali selvatici recuperati, dal contatto con gli esseri umani. «Il Contatto va oltre i classici schemi del film naturalistico - spiega Giusi Santoro la produttrice di PopCultDocs - spinge lo spettatore ad immedesimarsi nell’esperienza di Ulisse e Achille, eliminando la visione antropocentrica e facendoci vedere il mondo con i loro occhi».
Un percorso lungo, paziente, cominciato nel 2016 durato un anno, durante il quale giorno per giorno i due lupetti crescevano fino a diventare gli splendidi lupi che sono oggi. Dalpian li ha osservati e seguiti in silenzio, ha ripreso i loro primi passi, i primi accenni di linguaggio sonoro, ancora lontano dagli ululati che poi diventeranno le loro voci. (...)
Maria Grazia Filippi, vanityfair.com, 26/11/2021

Critica (3):

Critica (4):
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