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Lady Eva - Lady Eve (The)


Regia:Sturges Preston

Cast e credits:
Soggetto: Monckton Hoffe; sceneggiatura: Preston Sturges; fotografia: Victor Milner; musiche: Sigmund Krumgold; montaggio: Stuart Gilmore; scenografia: Ernst Fegté, Hans Dreier; interpreti: Henry Fonda (Charles Pike), Barbara Stanwyck (Lady Eve), Robert Creig (Burrows), Janet Beecher (Sig.ra Pike), Eric Blore (Alfred), Melville Cooper (Gerald), Martha O'Driscoll (Martha), Dora Clement (Gertrude), Eugene Pallette (Pike), Charles Coburn (Colonnello Harrington), William Demarest (Muggsy); produzione: Paramount; distribuzione: Lab80; origine: Usa, 1941; durata: 97’.

Trama:La giovane avventuriera Jean harrington (Barbara Stanwyck) a bordo di un transatalantico riesce a irretire insieme al padre baro (Charles Coburn) un giovane e ingenuo milionario (Henry Fonda) appassionato di serpenti, di cui però finisce per innamorarsi. Dopo avergli confessato il suo passato, Jean viene abbandonata, e per riconquistarlo dovrà indossare le vesti di una nobildonna inglese, Lady Eve Sidwich…

Critica (1):Preston Sturges entrò a far parte dei registi di maggior successo della storia del cinema con il film Lady Eva. Quest'opera entrò in produzione alla fine dell'ottobre 1940, poche settimane dopo il clamoroso debutto dell'autore con il film The Great McGinty, interpretato da Brian Donlevy. I dirigenti della Paramount furono così colpiti dall'anteprima di The Great McGinty che, ancora prima della normale distribuzione del film, incoraggiarono Sturges a fare la regia di un altro dei suoi copioni: nacque così Un colpo di fortuna (Christmas in July, 1940), interpretato da Dick Powell ed Ellen Drew. Per il film successivo, Lady Eva, a Sturges fu permesso di impiegare stelle di prima grandezza come Henry Fonda, preso in prestito dalla 20th Century-Fox, e Paulette Goddard (della stessa Paramount), la quale fu inizialmente prevista come co-protagonista; avendo poi questa rinunciato al ruolo, le subentrò Barbara Stanwyck, che ebbe la parte poche settimane soltanto prima dell'inizio delle riprese.
Quasi tutti i principali film di Sturges erano basati su suoi soggetti, a differenza di quanto accadde per
Lady Eva, tratto da un lavoro di Monckton Hoffe (il quale ricevette una nomination all'Oscar), sebbene la sceneggiatura a cui Sturges mise mano fosse ispirata, almeno in parte, al ricordo di un fatto accaduto proprio a lui: quando, aperta la porta alla sua prima moglie, aveva parlato un po' con lei senza assolutamente riconoscerla.
Anche con questo suo terzo film Sturges fece centro; Bosley Crowther, del New York Times, scrisse: «Preston Sturges si è indiscutibilmente inserito tra i maggiori sceneggiatori e registi di commedie brillanti a Hollywood».
I critici furono piacevolmente stupiti per le vivaci interpretazioni di Henry Fonda e Barbara Stanwyck. Il talento brillante di Fonda e il fascino della Stanwyck furono infatti delle autentiche rivelazioni, sebbene di fatto entrambi gli attori avessero già una certa esperienza nel campo della commedia. Avevano anche lavorato insieme nel bizzarro
Il terzo delitto (The Mad Miss Manton, 1938) di Leigh Jason. Henry Fonda aveva inoltre interpretato un personaggio brillante nel film Nel mondo della luna (The Moon's Our Hone, 1936) accanto a Margaret Sullavan, ma questa sua 'prestazione' in tono allegro era stata quasi subito dimenticata dalla critica che, invece, aveva 'scoperto' Fonda in ruoli drammatici come quello sostenuto in Furore (The Grapes of Wrath, 1940). In Lady Eva Henry Fonda con il personaggio del semplice e timido figlio di un milionario, il cui imbarazzo in amore viene rappresentato in modi farseschi e con frequenti colpi di scena, ebbe un tale successo che la 20th Century-Fox lo inserì nel cast di altre cinque commedie brillanti.
L'ultimo film di Barbara Stanwyck, prima di girare
Lady Eva, era stato Ricorda quella notte (Remember the Night, 1940), tratto da un soggetto di Preston Sturges e diretto da Mitchell Leisen. In quel film l'attrice aveva interpretato il ruolo di una ladra incallita lasciata in libertà provvisoria per il periodo natalizio sotto la custodia di un procuratore distrettuale (Fred MacMurray). Anche in Lady Eva ebbe una parte simile, dovendo rivestire il ruolo di una giovane imbrogliona redenta dall'amore per il giovane e timido rampollo. Ma per questo personaggio alla Stanwyck furono offerte grosse possibilità di emergere: dallo sfoggio di numerosi costumi di scena preparati da Edith Head alla esibizione di una riuscita parodia della vera 'lady' inglese in cui fu aiutata dall'attrice britannica Heather Tatcher, specie nell'impostazione dell'accento. Con quel film ogni dubbio sulle doti 'brillanti' della Stanwyck venne cancellato. (…)
Lady Eva è riuscito a sopravvivere al passare degli anni; in seguito ne fu fatto anche un remake, diretto da Norman Taurog, dal titolo Le tre notti di Eva (The Birds and the Bees, 1956), che però non ebbe alcun successo. La forza del film derivava da un'estrema scioltezza nella narrazione, arricchita da un elemento romantico perfettamente inserito nel contesto brillante. Alla sua uscita Lady Eva non mancò di interessare i critici per quel tanto di stravagante e di assurdo che colpiva a prima vista. Il film venne definito: «La più brillante specie di nonsensea da Howard Barnes del 'New York Tribune', mentre Bosley Crowther del New York Times gli riconobbe il merito di innalzare l'assurdo a forma d'arte: «Una gemma del nonsense così preziosa e brillante non si era ancora vista dai tempi di Accadde una notte. Giudizi come questi sono forse pericolosi; ma opere superlative come Lady Eva sono troppo rare per misurare prudentemente le parole».
Il Cinema-Grande storia illustrata,vol. 3, Istituto Geografico De Agostini, 1981

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
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