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Ritorno sui Monti Naviganti


Regia: Scillitani Alessandro

Cast e credits:
Soggetto: Alessandro Scillitani, Paolo Rumiz; sceneggiatura, musiche, montaggio, fotografia, suono: Alessandro Scillitani; interpreti: Paolo Rumiz, Marco Ciriello; produzione: Artemide Film; origine: Italia, 2017; durata: 70'.

Trama:Nel 2006, a bordo di una Topolino, Paolo Rumiz percorse gli Appennini e da quel viaggio scrisse il libro La leggenda dei monti naviganti. Dieci anni dopo torna su quelle montagne in grande cambiamento, in bilico tra terremoti e dissesti geologici, per osservarne la vita e la rinascita. È un viaggio fatto di incontri che parlano di resistenza e di energie positive. È un viaggio alla ricerca delle piccole grandi vite di chi, con la semplicità, il contatto con la natura e con la terra, le idee e la voglia di immaginare e costruire un mondo diverso e migliore, rappresenta la speranza e il futuro della spina dorsale del Paese. È un viaggio nei luoghi dell’Italia "minore", compiuto con passo lento e a velocità sostenibile.

Critica (1):«Abbiamo contattato vecchi amici, abbiamo chiamato Roberto Righi, il proprietario di Nerina, e abbiamo ripercorso l’Appennino, dal passo di Cadibona all’Aspromonte»- così dichiara il regista Alessandro Scillitani.
Nerina è il nome della Topolino del primo, mitico viaggio di Paolo Rumiz, compiuto nel 2006.
Si tratta di un viaggio nella pancia del paese, in quei luoghi che sono stati ritenuti marginali nell’epoca del boom economico e che ora, in tempi di crisi, cominciano ad essere riconsiderati come centrali per un recupero delle nostre identità.
Il racconto dunque, prendendo spunto dalle storie già raccolte dieci anni fa, si snoda lungo la penisola alla ricerca delle voci dei resistenti e di chi è tornato in Appennino, magari recuperando case lasciate vuote dai nonni che si erano trasferiti nelle città.
Con camera in spalla, a passo lento, affiancato dallo stesso Paolo Rumiz, da Marco Ciriello e da Elisa Brivio, Scillitani ha attraversato 1500 km in cerca di racconti.
Un racconto corale di resistenza e di energie positive, con il contrappunto della voce fuori campo di Paolo Rumiz.
Una ricerca delle piccole grandi vite di chi, anche e soprattutto in tempi di terremoti e post-terremoti, crisi economica e disoccupazione diffusa, con la semplicità, il contatto con la natura e con la terra, le idee e la voglia di immaginare e costruire un mondo diverso e migliore, rappresenta il motore sano della nostra penisola.
Torniamo a percorrere idealmente i luoghi dell’Italia minore, con passo lento, a velocità sostenibile.
(...)
Le musiche originali del film, composte sempre da Alessandro Scillitani, sono arrangiate ed eseguite con Marco Macchi, Tommi Prodi, Stefano Ferrari e Mimmo Fontana, tutti musicisti di Reggio Emilia.
E fra i reggiani coinvolti, il noto musicista Paolo Simonazzi, che ha raccontato la storia dei suoni dell’Appennino.
E Giuliano Gabrini, allevatore della storica Cornella a Carù di Villa Minozzo.
Lara Ferrari, lavocedireggioemilia.it, 20/6/2017

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